Grande passione per le auto da corsa e rese famosa la concessionaria cittadina della BMW in tutta Italia
VITERBO – Se n’è andato questa mattina all’alba Massimo Natili. Una grande persona dall’animo educato e gentile. Conosciuto, conosciutissimo. Pilota di auto da corsa in gioventù e imprenditore nel settore automobilistico. Una passione quella delle auto che lo ha reso famoso e protagonista di tante gare e vittorie, specialmente con una 500 che aveva trasformato in un vero e proprio bolide.
Massimo Natili era nato a Ronciglione il 28 luglio 1935 e lo vogliamo ricordare come un ex pilota automobilistico italiano.
A cominciato la sua carriera motoristica correndo nella Formula Junior e nel 1961 ha provato la vettura della Scuderia Centro Sud e nel British Grand Prix ad Aintree è riuscito a qualificare sotto la pioggia una Cooper T51 ritirandosi.
Ha poi guidato per la scuderia Alto Lazio nella Targa Florio una Giaur Fiat-Giannini finendo in 19° posizione e ha terminato secondo nel Gran Premio della Lotteria di Monza su una Lotus-Ford.
Nel 1962 ha avuto un orribile incidete in una gara di Formula Junior a Monza, uno spettatore lo tirò fuori dalla macchina in fiamme salvandogli la vita.
Ritornò a correre nel 1963 nel Gran Premio Shell F1 “Coppa d’Oro” non concludendo la gara come il XV Gran Premio di Roma.
Ha finito quarto nel GP di Roma 1964 con una Brabham-Giannini.
Nel 1965 ha continuato a correre nel campionato italiano di Formula 3 con una Brabham e ha vinto la classe nella categoria 1 litro nel campionato italiano sport con la Lotus 23.
Nel 1966 ha guidato a Le Mans una Bizzarini 5300 con il pilota Sam Posey ma furono squalificati per una infrazione alla pit-lane.
Nel 1967 ha guidato un Bianchini nella serie italiana F3.
Storica anche la vittoria ottenuta sul circuito di Vallelunga a bordo della sua 500 Macht con il record della pista.
Nel 1966 ha girato come registra il film ‘Come imparai ad amare Le Donne’ (Come ho imparato ad amare le donne) e dopo ha avuto una concessionaria di BMW prima di andare in pensione.
Straordinarie anche le sue vittorie nelle gare in salita e le partecipazioni alla Mille Miglia.
Commissario di gara e membro dell’Aci aveva anche la passione per la politica.
Scrisse anche una sua biografia pubblicando il libro “Massimo Natili”.
La carriera del grande pilota degli anni Sessanta rivive fra le pagine di questo libro, attraverso articoli giornalistici dell’epoca, fotografie e testimonianze.Il volume ripercorre in ordine cronologico le gesta del pilota viterbese, moltissime le immagini e la documentazione inedita.
Viterbo perde un grande personaggio e, soprattutto, una grande persona. A lui il saluto del PRESENTE e le condoglianze alla famiglia.