Quanto pesa sui contribuenti una politica priva di valori, di efficienza e completamente assente.

Probabilmente, come disse qualcuno ormai siamo abituati al peggio, e per di più il peggio viene anche retribuito.

 

Considerato che il nostro amico Bruno, ci invita a dire in faccia a questi politici quello che sono, abbiamo pensato bene di vedere quanto i contribuenti pagano questi signori, forse, da loro votati.

Praticamente il sindaco, amato dalle statistiche di 500 soggetti presi a caso, costa ai contribuenti un’indennità pari ad € 4.256,02 al mese al netto della riduzione volontaria di € 252,65, quindi ogni anno i contribuenti versano al loro sindaco € 51.072,24.

 

Ma non finisce qua, ora passiamo al vice sindaco, grande risparmiatrice sostenitrice che i soldi pubblici devono essere spesi bene, ecco, sempre i contribuenti, versano alla sig. Lisetta Ciambella, € 3.191,95 mensili al netto della riduzione volontaria di € 189,55 quindi ogni anno si versano al vice sindaco € 38.303,40.

Poi giustamente abbiamo gli assessori, che sono 7, ed ognuno di loro pesa sulle tasche dei contribuenti € 2.553,55 al mese al netto della riduzione volontaria di € 151,65 quindi all’anno ogni assessore percepisce € 30.642,60 che moltiplicato per arriva alla modica cifra di € 214.498,20.

 

Dulcis in fundo il presidente del consiglio con la sua indennità di soli € 2.705,20 al netto di nulla in quanto è l’unico componente della giunta che non si è ridotto nulla, quindi la sua indennità annua, senza nessuna riduzione volontaria è di € 32.462,40.

In pratica tirando le somme, in un anno, tra sindaco, vice sindaco, assessori, presidente del consiglio e consiglieri con i loro gettoni di presenza, la macchina che gestisce, o meglio non gestisce, gli interessi dei cittadini costa  438.848,90 considerato quanto pesano sulle tasche dei contribuenti possono tranquillamente spiattellargli in faccia tutto il disagio che vivono.

 

Ora divertiamoci con le considerazione del nostro cittadino, ora forestiero, Bruno Pagnanelli

 

Comunque, leggendo i post dei vari gruppi (in fermento) nella mia città mi sto rendendo conto di una cosa: inutile cercare di scrivere ordinatamente e civilmente (magari per finta) un disagio. 
 Che sia poi riferito alla politica, alla gestione della città intera, che nel frattempo vive nel'ignavia, alla gente, poco importa...
 Il disagio va spiattellato in faccia. 
 Così com'è, ormai è l'unica soluzione.
Il sindaco non si vede? E vuol dire che quando lo vedi, dove stà stà lo apostrofi per bene, l'assessore non fa il suo, i consiglieri non ci sono, il presidente del consiglio si fa i cazzi suoi? E quando lo/li vedi glielo urli/ate. 
 I giornalisti fanno porcate o appoggiano e dicono minchiate? I cittadini si comportano male? Stessa identica cosa.



Se finisce a pappate? 
 E sti cazzi, magari ne è valsa la pena e magari le date pure. 
 Inutile far finta. Perché parliamoci anzi, parlamòse chiaro: ormai non funziona più un cazzo e facciamo finta che funzioni.



Come se non bastasse, dopo ci trattano di merda che non hanno il benchè minimo rispetto per ciò che siamo e per ciò che loro rappresentano, li osanniamo pure: salamelecchi, leccatine, interviste, coccole.. 
 Tutti a incensare, a riverirsi. Mavaffanculo và..



#VIterbo per come è messa ora, ha solo bisogno di gente dedita, preparata ed estremamente affidabile. Onesta dentro, al limite della stupidità, ma intellettualmente consapevole che si deve fare un miracolo per tornare ad essere alla soglia della decenza. Un miracolo. Lo ripeto: per raggiungere la soglia della decenza.



Siamo di fronte ad una vera e propria "debàcle" di valori, di efficienza, di decenza stessa.
 E la tolleriamo come se fosse cosa buona, come fosse normalità. 
 Cittadini compresi. Che sono i primi a fallire, i primi che hanno perso la dignità, la qualifica stessa di "cittadino". Come vuoi chiamare un cittadino che non rispetta più una regola? 
 Un delinquente di sicuro, non un cittadino.



Vale per il politico che non rispetta le promesse anzi, che se ne fotte altamente delle promesse fatte.
 E se diventa tutto uno strillare e mandarsi a cagare può solo che far bene...
 E' altamente liberatorio.



Mi viene in mente un amico carissimo che dopo 20 minuti seduto in un caffè che dovrebbe esssere di grido si alzò e ad alta voce disse: "con chi devo scopare per far prendere un'ordinazione?" 
 Di fronte a tutti. 
 Il cameriere corse come Usain Bolt inseguito da un toro..



E quindi, inutile spacciarsi per political correct. 
 Fare i sofisti della parola, dettagliare cose o dire che si fanno cose (cit.). 
 Se sono delle merde quelli che dovrebbero dare l'esempio, per primi, come potete pensare che si possa cambiare sistema dal basso, da chi viene sfruttato solo per una x da questi statisti?



Ecco perché non potete nulla senza un sano vaffanculo urlato per strada.