VITERBO – Si è parlato di lavoro e sviluppo. Al Balletti Park di San Martino un ospite illustre, la vice ministra Teresa Bellanova. In sala, amministratori, associazioni di categoria e sindacati. Al tavolo, accanto alla ministra, l’onorevole di casa, Giuseppe Fioroni. Il deputato Pd parla di quello di buono che il Governo ha fatto in questi ultimi cinque anni.
A cominciare dalla Trasversale. Rivolgendosi al presidente della provincia Pietro Nocchi, che è in prima fila, ma un sonoro schiaffo politico arriva al suo predecessore, Mauro Mazzola.
“Tanti guai ha combinato – osserva Fioroni – ma con il ricorso per la Trasversale siamo andati oltre. Io ho molto rispetto per i cittadini, ma se il governo non approvava il progetto da Monte Romano a Tarquinia, avremmo perso 450 milioni. Grazie a Gentiloni che ha dato l’ok col parere difforme rispetto all’Ambiente, seppure con qualche modifica”.
Poi i 17 milioni per il recupero delle periferie nel capoluogo. “È toccato quasi chiedere scusa, sentendo alcuni commenti – osserva Fioroni – perché il primo ministro è venuto in città a sottoscrivere la convenzione e per i fondi assegnati dal governo.
Invece noi diciamo grazie. Perché Gentiloni ha scelto la nostra città, nonostante ci fossimo piazzati 94esimi su cento. Un atto di fiducia che ora dobbiamo ricambiare, non perdendo nemmeno un centesimo dei fondi previsti”.
Avviso al comune di Viterbo che deve presentare tutta la progettazione in tempi molto stretti.
Fioroni ne ha pure per l’ispettorato territoriale del lavoro.
“Sono rimasto colpito – spiega Fioroni – che un sindacato, la Cisl, abbia denunciato la situazione di lavoratori che operano al freddo e senza firmare contratti e l’ispettorato del lavoro abbia bacchettato il sindacato, reo d’avere difeso chi non ha voce”.
Il riferimento è alle manifestazioni natalizie e non solo, nel capoluogo.
“Il sindacato – spiega Fioroni – dà voce a chi non ce l’ha. E non ha voce chi ha paura di parlare perché pensa di perdere la propria occupazione. L’ispettorato ha il dovere di fare controlli. Se un sindacato denuncia, deve agire. Soprattutto quando si tratta d’iniziative in cui ci sono anche soldi pubblici”.
Una vicenda aperta. “La vice ministra Bellanova procederà e pure Poletti – prosegue Fioroni – chiedendo agli ispettorati del lavoro di fare le verifiche.
Stiamo parlando della vita delle gente. I diritti delle persone vanno rispettati. Vale ovunque e anche nella nostra città”.
Fioroni si sposta in provincia. A Orte, c’è la vicenda Maico a tenere banco. L’impresa ha chiuso. “Sono andato due volte al ministero con il sindaco Giuliani – spiega Fioroni – e non trovo che ci sia nulla di strano.
63 lavoratori attualmente non hanno prospettive. La vice ministra Bellanova ha individuato una possibile strada. È pronta la cassa integrazione in deroga, ci ha lavorato anche il ministro.
Maico ha restituito l’azienda, ma il fallimento Edilgori non la prende in carico. Uno dei due soggetti presenti domanda per la cassa integrazione in deroga. In questo modo, scattano sei mesi di tempo per valutare se esistono nuovi acquirenti”.
Sempre in zona, il centro merci. Fioroni si augura che la parte pubblica rimasta nel capitale sociale, comuni di Orte, Viterbo e provincia restino. “Non fuggano, ma rimangano per esercitare un’azione di controllo.
Perché a fronte dei milioni d’euro pubblici investiti, anche i privati devono fare la loro parte, come chiesto dal ministero dei Trasporti. Presentino un masterplan degli investimenti sul centro merci. Una realtà che deve essere volano di sviluppo, tanto più ora, con la Trasversale che sarà completata”.
“Centrale Enel, dismettere senza creare impoverimento e disoccupazione”. La vice ministra allo Sviluppo economico Teresa Bellanova è chiara. E lo spiega al Balletti Park Hotel nell’appuntamento organizzato dal Pd.
Appuntamento preceduto da incontri con imprese e associazioni. Serviti a predisporre una serie di domande da consegnare alla rappresentante del governo. Ne sono arrivate diverse, un dossier vero e proprio consegnato a fine incontro.
Una riguarda Montalto di Castro. “C’è una procedura di riqualificazione avviata per la riconversione – ricorda la ministra – sarà una sfida da vincere”.
Sono quattro i progetti arrivati, tre quelli ritenuti validi. Ma nel futuro del sito, c’è solo una strada da seguire: “Il ministero su un aspetto è fermo – precisa Bellanova – e sul quale abbiamo insistito molto.
Dismettere non significa creare disoccupazione o impoverimento del territorio.
Lì dobbiamo creare, al contrario, occasioni di sviluppo. Per questo si deve lavorare, è la vera sfida”.
Al tavolo, oltre Giuseppe Fioroni, Luisa Ciambella, il segretario provinciale Pd Andrea Egidi, Tiziana Lagrimino e Pietro Soldatelli. La sala è piena. Tra i tanti volti della politica anche quelli del mondo imprenditoriale tra i quali spiccava quello del manager romano Achille Cester, molto conosciuto a Viterbo e titolare di un’impresa ad Onano.
Ci sono sindaci, anche quello di Fabrica di Roma, Scarnati, di Montefiascone, Paolini. Poi consiglieri comunali.
Quindi imprenditori, rappresentanti delle associazioni di categoria. “Sono colpita dalla partecipazione – esordisce Tiziana Lagrimino – vedo sindaci, i deputati Mazzoli e Terrosi, Cna, Confesercenti, Confgricoltura Federlazio”.
Prima dell’incontro, la vice ministra ha visitato imprese sul territorio, tra cui la piattaforma logistica di Aquilanti, Cgt Elettronica SpA e Mancinelli Dolciaria.
“Imprese – osserva Fioroni – che continuano a crescere e che assumono”. Per Egidi, l’incontro rappresenta l’apertura di una campagna d’ascolto. “Dobbiamo lavorare per costruire attorno al Pd un’alleanza per i prossimi cinque anni”.
Mentre la ministra punta sui giovani: “Dobbiamo dare loro fiducia e per farlo, la politica deve avere il coraggio di fare scelte. Dicendo alle imprese, lo Stato elargisce e voi fate quello che volete.
Lo Stato mette risorse e voi investite. Ma le aziende non sono il nostro nemico”.