“Viterbium in Muscia”, torna il concerto delle sorelle Sabatini

VITERBO – Importante ed imperdibile evento musicale che il Duo “Ut Unum Sint – Strumenti di Pace” delle sorelle musiciste e Terziarie francescane Daniela e Raffaella Sabatini terrà a Viterbo domenica 28 gennaio alle ore 12,15 alla Sala Mendel del Convento della Ss. Trinità dei Padri agostiniani (piazza della Trinità) per la loro rassegna “Viterbium in Musica – I Concerti Celebrativi del Giubileo Straordinario della Diocesi di Viterbo”. Il concerto delle sorelle Sabatini celebra infatti i SS. Valentino e Ilario compatroni di Viterbo in occasione della loro memoria liturgica e del 715° anniversario della traslazione delle loro reliquie alla Basilica Cattedrale di S. Lorenzo.

Di grande interesse il programma del concerto che presenta in prima mondiale “Passio Sancti Valentini et Hilarii” un’ ampio affresco musicale scritto dalla pianista e compositrice Daniela Sabatini quale tributo musicale per tali Santi che con il loro apostolato e martirio convertirono Viterbo e la sua popolazione al Cristianesimo. Il concerto, a ingresso libero e gratuito come tutti gli eventi di
“Viterbium in Musica”, celebra inoltre l’ appena conclusa Settimana di preghiera per l’ Unità dei Cristiani e concretizza in musica gli ideali di evangelizzazione musicale del Duo “Ut Unum sint” delle
sorelle Sabatini e della loro Associazione internazionale di arte e fede “Ut Unum sint in Music and Arts – World Opus for the Unity of the Whole Human Family”, attraverso la prima esecuzione mondiale di una composizione di Daniela Sabatini: “Ut Unum sint – Gli Apostoli dell’Unità” ispirata a due Beati legati a Viterbo ed al suo territorio che donarono entrambi la loro vita alla causa dell’ unità tra i cristiani: il viterbese Beato Domenico Bàrberi o Beato Domenico della Madre di Dio e la Beata Maria Gabriella Sagheddu dell’ Unità che riposa a Vitorchiano nel Monastero delle Suore Trappiste ed alla cui figura di Santa vittima e martire per tale unità, Daniela Sabatini si è ispirata dal 2007 per la Messa e l’Oratorio “Ut Unum sint”, da cui sono tratti l’Offertorio e l’Inno finale.