CIVITAVECCHIA – “Basta con l’immunità ai 5 stelle, che non hanno nessun credito di ingenuità né di onestà da riscuotere”. Lo sostiene l’esponente del Pd, Fabio Angeloni, tornando sul fallimento di Civitavecchia Infrastrutture che, a suo giudizio, avrà conseguenze gravissime avendo risvegliato tutte le banche e gli altri creditori. Per Angeloni non si non si capisce bene se l’amministrazione comunale ha “voluto” questo finale per scelta politica, visto che sarebbero bastati solo 30 mila euro per scongiurare il fallimento, o si è distratta.
“Sta di fatto – aggiunge – che le conseguenze sono incalcolabili. Tanto per cominciare, il patrimonio immobiliare del Comune non andrà più alla Società della famiglia Scaroni (ex Ad dell’Enel all’epoca del Carbone).
La gara, con l’unico concorrente, fu riveduta e corretta per ben cinque volte e chiusa in tutta fretta tre natali fa. Ma ora che i 32 milioni di patrimonio destinati alla SGR sono rimasti incastrati nel fallimento di Civitavecchia Infrastrutture e quell’assegnazione è diventata una bomba ad orologeria. Va sospesa in autotutela. E subito.
C’è un danno procurato evidente e l’amministrazione si deve tutelare dal rischio di dover pagare un pesante risarcimento. Un rischio che non vale la candela ovvero quei 3 milioni di diritti di urbanizzazione che Cozzolino continua a tenere nelle entrate di bilancio, che mai ha incassato e mai incasserà a questo punto”.