SERGIO PIROZZI LEADER

Il tempo è galantuomo e talvolta va veloce, impedendo agli sciocchi di continuare a nascondersi dietro un dito, mignolo perdipiù!

VITERBO I fatti sono noti, ma conviene rammentarli: Sergio Pirozzi era il candidato più forte dello schieramento di centrodestra e sarebbe stato logico e sensato candidarlo Presidente alla Regione Lazio dell’intera coalizione. Così sembrava dovesse andare, poi un infelice accordo spartitorio, nell’ambito di una funesta riedizione del Patto del Nazareno, di fatto ha assegnato la Regione Lombardia al centrodestra, svendendo la Regione Lazio al centrosinistra.In questa operazione Sergio Pirozzi non poteva mai essere scelto, perché avrebbe seriamente rischiato di vincere ed ecco spiegata la scelta di Stefano Parisi, un perdente di successo, assoldato a caro prezzo per mettere la faccia ad una operazione dissennata e vergognosa, realizzata alla faccia della volontà popolare e dei legittimi desideri del popolo, teoricamente sovrano.

Per coprire le tracce, è stata posta in essere una disinformazione mediatica, dipingendo il leader dello scarpone come colui che, in accordo con Zingaretti (!!!), aveva fatto perdere il centro destra. Sono, evidentemente delle sciocchezze colossali, tuttavia la calunnia, se ripetuta costantemente, rischia di trasformarsi in realtà.

Ma gli sciocchi hanno trascurato un fatto, ovvero che Sergio Pirozzi, oltre che una persona perbene, è un leader naturale, capace di ideare e realizzare azioni che i mestieranti della politica neanche osano immaginare. Lui, firmandole per primo presso un Notaio, propone a tutti i consiglieri di opposizione della Regione Lazio di firmare le loro dimissioni. È un gesto forte, di grande responsabilità e lungimiranza. Zingaretti non ha una propria maggioranza, quindi avviare la consigliatura regionale, significa fare partire una nave destinata ad affondare ben presto, al più a galleggiare per qualche mese, senza poter fare alcunché di concreto, salvo spendere inutilmente milioni di euro dei cittadini.

Se i consiglieri regionali eletti con lo schieramento di centrodestra e quelli del M5S firmeranno le dimissioni, certificando l’assenza di maggioranza della giunta Zingaretti, dimostreranno di avere a cuore l’interesse istituzionale e dei cittadini, ma soprattutto di non perseguire i loro esclusivi interessi economici, dando vita ad inciuci non commendevoli e ad un mercato delle vacche di cui dobbiamo fare a meno.

Come si dice, “il morto è sulla bara”, la giunta Zingaretti è nata priva di vita, vedremo ben presto se loschi figuri, novelli Frankestein, tenteranno di trasformarla in un pauroso zombie, cianciando di senso di responsabilità, o se percorreranno la via maestra di ridare correttamente la parola ai cittadini.

Sergio Pirozzi, comunque vada, ha dato una lezione di leadership politica, dimostrandosi un uomo delle istituzioni, capace di rinunciare a lauti stipendi, prebende e poltrone per un’idea; credo che molti debbano chiedergli scusa. Noi, inviteremo i cittadini a dargli nuovamente e con più forza, fiducia e consenso, a Viterbo, nel Lazio e nell’intero Paese, perché possa essere il leader del centrodestra di domani, che sia chiaramente antitetico a chi ha provocato immani disastri, generato povertà diffusa e conflitto sociale. Siamo in cammino, indossiamo scarponi per andare meglio dappertutto, per noi gli ultimi devono avere le stesse possibilità dei primi, le periferie sono come le città, fatevi un favore: seguiteci!

Antonella Bruni