Terracina, trovati due corpi in mare abbracciati: sono la compagna di un imprenditore e sua figlia

La donna aveva indosso un giubbotto salvagente. Il due maggio erano scomparse con l’uomo durante una gita in moto d’acqua. Il corpo di Pierluigi Iacobucci, di Mondragone, era stato ritrovato giovedì sulla spiaggia di Baia Domizia. Ieri il ritrovamento della donna e della bimba tra Torre Canneto e Sant’Anastasia

TERRACINA – Appartengono alla compagna dell’imprenditore Pierluigi Iacobucci, 32 anni, ed alla figlia di lei i due cadaveri trovati oggi in mare tra Fondi e Terracina. I corpi di Yaime Cappe, 31 anni, e della figlia Sofia di 4 anni erano abbracciati, offesi dai giorni passati in acqua e dalle onde, ma tenuti a galla da un giubbotto salvagente.In un primo momento si era pensato che i cadaveri appartenessero a due migranti, poi le indagini condotte dalla Guardia di finanza, dalla Capitaneria e dai carabinieri hanno collegato la tragedia al ritrovamento del cadavere di Pierluigi Iacobucci, avvenuto due giorni fa sulla spiaggia di Baia Domizia. Si è arrivati così all’identificazione della donna, una cittadina cubana che aveva un legame sentimentale con Iacobucci, e della figlia di 4 anni. I tre erano scomparsi in mare il 2 maggio, durante una gita su moto d’acqua.

Quel giorno, Iacobucci era stato visto lasciare un cantiere navale nella zona della foce del Volturno in sella a una moto d’acqua. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, una volta al largo sarebbe andato a prendere la compagna e la bambina presso un lido di Mondragone per portarle a fare un giro. L’ipotesi più probabile è che i tre siano stati traditi dal mare agitato e che siano caduti in acqua: mamma e figlia potrebbero essere state portate via dalle correnti, mentre l’imprenditore sarebbe rimasto in qualche modo legato alla moto d’acqua.

Il 3 maggio, il corpo di Iacobucci è riapparso su una spiaggia di Baia Domizia. Il fratello dell’imprenditore aveva presentato una denuncia di scomparsa nella quale non si faceva cenno alla donna ed alla bambina. Iacobucci e Cappe, del resto, non convivevano. L’imprenditore viveva con la madre e gestiva con i fratelli alcuni supermercati di marchio Conad nell’estremo sud della provincia di Latina, a Scauri e Minturno.

La salma era stata sequestrata per essere sottoposta ad autopsia, per accertare la causa della morte. Soltanto oggi, con la nuova tragedia, è emerso che con Iacobucci erano uscite anche la compagna cubana e la figlia, le cui età e descrizioni corrispondevano a quelle dei due corpi ritrovati a largo di Terracina. 

I cadaveri della donna e della bimba, invece, sono stati scoperti questa mattina dalla sezione navale della Guardia di finanza di Terracina, durante un servizio di pattugliamento in gommone nell’area compresa tra Torre Canneto e Sant’Anastasia. Dopo l’allarme a recuperare le salme, in avanzato stato di decomposizione, sono stati gli uomini della Guardia costiera di Terracina, che le hanno poi portare al porto della città di Giove.