GEOTERMIA A BASSA ENTALPIA NEL LAZIO : OPPORTUNITA’ PER LE AZIENDE AGRICOLE,GLI AGROTURISMI E LE PMI

Analizziamo la Legge Regionale del Lazio in parte governata dal regio decreto 11 dicembre 1933, n. 1775 (Testo unico delle disposizioni di legge sulle acque e impianti elettrici) e dall’articolo legislativo all’art.10, comma 2, del decreto legislativo 11 febbraio 2010,n. 22

L’esecuzione di pozzi di profondità fino a 400 metri per ricerca, estrazione e utilizzazione di acque calde, compreso l’uso di acque sgorganti da sorgenti, per potenza termica complessiva non superiore a 2 megawatt termici, e la realizzazione dei connessi impianti per la produzione di calore o di energia elettrica con sistemi a ciclo binario ad emissione nulla, nonché la realizzazione di “sistemi geotermici ad acqua sotterranea a circuito aperto”, assimilati in quanto opere di captazione idrica, sono sottoposti alla disciplina statale prevista dal regio decreto 11 dicembre 1933, n. 1775 (Testo unico delle disposizioni di legge sulle acque e impianti elettrici) e dalla normativa regionale in materia di derivazioni ed utilizzazioni delle acque pubbliche, ferme restando le ulteriori disposizioni di cui alla presente legge.

 

  1. Le piccole utilizzazioni locali di cui all’art.10, comma 2, del decreto legislativo 11 febbraio 2010,n. 22, nonché i “sistemi geotermici ad acqua sotterranea a circuito chiuso”, assimilati in quanto utilizzano acquiferi sotterranei senza captazione finale e per soli usi termici diretti, sono sottoposti alla disciplina di cui alla presente legge.
  2. L’esecuzione di pozzi di profondità fino a 400 metri per ricerca, estrazione e utilizzazione di acque calde, compreso l’USO DI ACQUE SGORGANTI PER POTENZA COMPLESSIVA NON SUPERIORE A 2 MGW TERMICI E LA REALIZZAZIONE dei connessi impianti per la produzione di calore o di energia elettrica con sistemi a ciclo binario ad emissione nulla, nonché la realizzazione di “sistemi geotermici ad acqua sotterranea a circuito aperto”, assimilati in quanto opere di captazione idrica, sono sottoposti alla disciplina statale prevista dal regio decreto 11 dicembre 1933, n. 1775 (Testo unico delle disposizioni di legge sulle acque e impianti elettrici) e dalla normativa regionale in materia di derivazioni ed utilizzazioni delle acque pubbliche, ferme restando le ulteriori disposizioni di cui alla presente legge.

 

E’ FACILE REALIZZARE UN IMPIANTO GEOTERMICO A BASSA ENTALPIA NEL LAZIO?

 

Nel Lazio è abbastanza semplice realizzare un impianto geotermico a bassa entalpia,basta provvedere una S.C.I.A.e registare l’impianto al R.I.G. (Registro Impianti Geotermici), la possibilità o meno di realizzare impianti è individuata nella carta idro-geo-termica regionale per la bassa entalpia.In linea di massima già sappiamo prioritariamente se nel luogo dove vogliamo realizzare l’impianto geotermico ci sia acqua termale e a quanti metri di profondità, nel Lazio non dobbiamo arrivare ai 400 metri di profondità previsti, già a 150 o 200 metri troviamo acqua termale da 50 a 90 gradi Celsius

Oltretutto dal 17 Febbraio 2018 la Regione Lazio, ha adottato altre importanti novità, che vanno a modificare la Lr 21 aprile 2016 n. 3, riguardano:

 

1) il passaggio dalla Regione alle Province – e Città metropolitana di Roma – quali enti responsabili delle autorizzazioni per le “piccole utilizzazioni locali di calore geotermico” di cui all’articolo 10, comma 1, del Dlgs 22/2010;

2)  il divieto di installazione di impianti geotermici “che implicano la realizzazione di pozzi in tutte le aree della Regione, individuate anche nella Carta idro-geo-termica regionale in cui si riscontra una fuoriuscita anomala di gas endogeni nocivi alla salute umana”.

3) Ricordiamo che la Lr 21 aprile 2016, n. 3 è la norma con cui la Regione Lazio ha regolamentato le utilizzazioni di calore geotermico, col fine di promuovere una maggiore diffusione della geotermia quale fonte di produzione di energia termica ed elettrica.

 

MA IN PAROLE SEMPLICI, UN’AZIENDA AGRICOLA, UN AGRITURISMO O UNA PMI  CHE INTENDANO  REALIZZARE UN IMPIANTO GEOTERMICO, NE VALE LA PENA?

 

Diciamo che un Impianto geotermico a Bassa Entalpia (da non confondersi con le sonde geotermiche che sono tutt’altra cosa) può accedere alla formula di accesso diretto al ritiro di energia elettrica tramite la tariffa omnicomprensiva, quindi per impianti fino alla potenza di 2MGW la tariffa incentivante è pari a € 134/MGW a cui si aggiunge un premio di € 30/MGW nel caso di impianti che prevedono la totale reinizione del fluido a cui si aggiungono altri € 30/MGW per i primi MGW realizzati in un’area fino alla potenza installata di 10 MGW , IL produttore può inoltre trattenere fino a 500/MGW prodotti per autoconsumo, oltre all’energia termica, acqua calda, etc..L’incentivo ha durata ventennale

Facciamo l’esempio di un’Azienda agricola a vocazione agrituristica che chiameremo “Tuscia genuina”

 

  1. A) Difficile stabilirne il costo poichè varia da ciò che troviamo sotto e dalle tecnologie applicate, daremo un valore forfait di € 1 milione di euro per installareun impianto da 2 MGW, ogni giorno tramite le tariffe incentivanti GSE ed i premi,produrremo energia elettrica (tramite calcoli sulla capacità installata nel rapporto potenza installata/produzione in MGW)  per un importo di circa € 4656/giorno che mensilmente produrrà € 139,600 mese che per un anno produrrà  € 1.675,200 ,esclusi  i kwh termici per cui possiamo riscaldare e rinfrescare (tramite una pompa di calore geotermica o un’unità a bromuro di litio)  tutte le strutture dell’attività gratuitamente : casale, agriturismo, stalle, serra, etc…..

 

L’ammortamento ventennale è pari a circa € 4.200/mese + interessi,il pagamento dal GSE è su base mensile e pari a circa il 3,1% mese di ciò che andiamo ad incassare dal GSE

 

  1. B) Con una domanda per la piccola captazione possiamo aggiungere un’offerta aggiuntivaalla ns attività tramite una piscina con acqua termale, questo per dire che tramite la Legge Regionale nessuno potrà realizzare impianti vicino a zone termali o archeologiche, ma a pochi km lo può  già  sicuramente fare

 

Da non confondere la Media e l’alta Entalpia con potenze installate da 20 MGW che creano serie problematiche per salute, colture agricole, rischio sismico indotto e il pericolo di blow-out (esplosione del pozzo) durante la trivellazione

 

Un’offerta sicuramente allettante per Medie Aziende agricole, Agriturismi e PMI che mirano all’autosufficienza energetica e termica che abbisognano un massimo di 500 KWH di energia, la possibilità di riscaldare acqua gratis tutto l’anno e la possibilità di trasformare l’energia termica in energia frigorifera tramite unità a bromuro di Litio, oltre ad introiti ventennali dal GSE per importi di sicuro interesse nell’ambito dei ricavi all’interno dell’economia di un’Azienda

La geotermia allo scopo di produrre energia elettrica fu usata in Italia per la prima volta 112 anni fa dal Principe Piero Ginori Conti , succeduto a Francesco Larderel nell’industria boracifera locale, produsse per la prima volta in Toscana e nel Mondo, energia elettrica sfruttando vapore geotermico, con un motore alternativo accoppiato ad una dinamo 

Non vi resta che dare uno sguardo alla carta idro-geo-termica regionale del Lazio  per la bassa entalpia,magari siete in una zona predisposta e non lo sapete.

 

Pirro Baglioni