#Viterbo2018 – Taglia (Casapound) risponde a Tajani: “Sull’euro sbaglia ma del resto è al servizio della Germania mica dell’Italia!”

“Uscire dall’euro porterebbe beneficio soprattutto alle decine di migliaia di famiglie travolte da una crisi economica certamente non voluta e subita fino alla fine”

VITERBO – L’altro giorno, in occasione della sua venuta a Viterbo, il presidente del Parlamento Europeo ha fatto alcune considerazioni sull’Euro e sull’ipotesi di un ritorno alla Lira italiana.“L’euro è una moneta straniera – afferma Claudio Taglia candidato a sindaco di Viterbo per Casapound. L’Italia adottando l’euro grazie al prode Prodi, si è ridotta al rango di una colonia.

Non può più emettere propria moneta dovendo così assoggettarsi alle volontà politiche straniere in particolar modo dell’arrogante Germania e della Merkel.

Tajani sbaglia – continua Taglia – proprio l’uscita dall’Euro è la sola precondizione per mettere alle spalle questa lunghissima crisi economica, perché l’economia italiana ha solo bisogno di più moneta circolante per il suo funzionamento. Oggi ci lasciano con meno moneta del necessario, attraverso le regole di bilancio che ben conosciamo, proprio per obbligarci a scelte politiche con particolare riferimento alle ben note cessioni di sovranità. Solo lasciando l’euro imprese e famiglie italiane non corrono rischi di fallimento poiché creeremo nuovamente dal nulla la nostra moneta, con la conseguenza che, rimossi i limiti finanziari, lo Stato potrà intervenire in qualsiasi circostanza lo richieda ed investire per la piena occupazione.”

Taglia inoltre afferma: “nessun problema di tenuta anche delle banche che dovranno essere necessariamente nazionalizzate in toto, proprio a completa garanzia dei risparmiatori. Parimenti nessun problema per le imprese esposte con l’estero, l’eventuale svalutazione della nuova Lira (che i nostri stessi rivali vorranno contenere per non renderci troppo competitivi nelle esportazioni), sarà compensata da un apposito fondo di garanzia statale, senza alcun limite di spesa, data la ritrovata sovranità monetaria.”

“Il Presidente del Parlamento Europeo Tajani dovrebbe spiegare agli italiani – conclude Taglia – che incontra nel suo peregrinare (con scarsi risultati in termini di consensi per Forza Italia), come mai una nazione come la Romania, in pieno boom economico, da oltre dieci anni entrata a far parte dell’UE, sul proprio territorio utilizza la sua moneta sovrana e gli euro sono considerati quasi una valuta straniera? Faccia un giro e vada a vedere queste realtà dove la gente una volta scappava e adesso invece fa ritorno perché in soli 10 anni hanno cambiato modo e stile di vita. Loro non vogliono gli euro, li cambiano. Se questa regola vale per la Romania e nessuno si indigna perché non dovrebbe valere per l’Italia?”