Niente rimpasto in giunta, niente dimissioni del sindaco, adesso è ora di lavorare (ma le tensioni fra i consiglieri non sono sopite)
TARQUINIA – Dalle prime luci dell’alba di ieri si erano diffuse le voci più disparate in vista della riunione di maggioranza che si sarebbe svolta, come poi è avvenuto, nel tardo pomeriggio. Si parlava di dimissioni del sindaco Mencarini e del rimpasto in giunta tanto voluto da alcuni esponenti di Rinnova.
Niente. E’ passata la linea soft alla “volemose bbene” che almeno per ora ha riportato un po’ di calma e serenità all’interno di una fragile maggioranza. Il sindaco ha preferito non affrontare il rimpasto in giunta. Avrebbe diviso ulteriormente e creato fratture insanabili e, in questo momento, non se ne sente il bisogno.
A dir la verità pare che le pressioni sul sindaco a rimanere incollato su quella sedia almeno per tutta l’estate siano arrivate dall’alto. Talmente in alto che guardando la cartina geografica qualcuno ha ipotizzato telefonate da Bruxelles nella pausa caffé tra l’incontro con il padrone di Facebook, Mark Zuckerberg, e i vertici europei, che pare fosse molto interessato alle vicende che lo hanno visto, suo malgrado, al “saluto romano” dell’amico de “er Fascetta“.
Occhio ragazzi che d’ora in avanti le “guardie” di Mark Zuckerberg appena ingaggiate per vigilare sulle “cazzate” che si pubblicano su feisbucche uno di loro avrà il compito di controllare quelli di Rinnova in particolare.
Scherzi a parte la riunione di maggioranza non sarà ricordata se non per gli sbadigli e il silenzio quasi roboante di Manuel Catini quando il presidente del consiglio, l’avvocato Arrigo Bergonzini, avvisava che la seconda convocazione del consiglio straordinario per discutere sulla vicenda del “saluto romano” non ci sarà e che sarà inserito, come richiesto, in uno dei punti dell’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale previsto per i primi giorni di giugno.
Nessun mugugno. Bergonzini ha fatto intendere che nell’agro tarquiniese si coltiva di tutto tranne che “cetrioli“, non vuole cominciare lui.
Si è parlato dei lavori sul lungomare e di altre opere da iniziare a ragionare per far capire ai tarquiniesi che la maggioranza, dopo oltre un anno, inizierà ad occuparsi dei loro problemi. Anzi no! Prima c’è da risolvere ancora un qualcosa legato ad un contributo richiesto da un assessore che, “micio-micio“, avrebbe richiesto prima di tutti e che quindi potrebbe esporre (quelli della maggioranza) a nuove e furiose polemiche.
In questa riunione di maggioranza l’unica notizia vera è stata l’assenza fisica della Guiducci. Non si è parlato nemmeno della tanto attesa e ambita “sagra della bistecca”. A chi spetta la piazza e soprattutto quali sconti eventualmente predisporre per agevolare per l’ennesima volta il re delle sagre Stefano Zacchini conosciuto soprattutto in Germania con l’appellativo OktoberZacc in vista dell’estate, dell’autunno, dell’inverno e della primavera.
Per adesso, ma solo per adesso è tutto. Ein Prosit