Santa Marinella ha presentato la terna di nomi per l’ingresso nell’organo di controllo e così farà Montalto di Castro. La rosa di Tidei è composta da Angeloni-Rotondi-Fava
CIVITAVECCHIA – Mercoledì o giovedì si riuniscono i vertici della Fondazione Cariciv per nominare i nuovi membri dell’organo di indirizzo. Chiamati a presentare le terne le varie componenti inserite nello statuto. Sette saranno dai seguenti organismi, enti o istituzioni: 1 dal Comune di Civitavecchia; 2 dai Comuni di: Allumiere, Cerveteri, Ladispoli, Manziana, Montalto di Castro, Santa Marinella, Tarquinia e Tolfa; 1 da A.V.O. di Civitavecchia, CARITAS di Civitavecchia ed UNITALSI di Civitavecchia; 1 dal Consorzio Università per Civitavecchia; 1 dai seguenti Ordini professionali di Civitavecchia ove presenti ovvero di Roma: Ingegneri, Architetti, Medici, Avvocati, Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili; 1 dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Roma.
La presidente della Fondazione Cariciv, Gabriella Sarracco, sembrava o meglio si presentava come segno della discontinuità rispetto alle disastrose gestioni del passato. Niente di più sbagliato a quanto pare. La scelta di mandare l’avvocato papillon D’Amico a Lugano per prendere le carte della Procura che indaga sulla maxi truffa della LP Suisse ne è la riprova. Come può fidarsi del parente di uno dei truffatori che ha pensato solo ai gettoni di presenza, allo stipendio, a sistemare il proprio figlio alle dipendenze della Fondazione e non ha mai denunciato le porcate compiute all’interno dell’ente?
Non solo. La mossa di dare in gestione l’asilo nido e la scuola primaria è stato un vero e proprio fallimento. Una sola classe con pochi bambini e molti dei vecchi docenti mandati a casa. Valeva la pena chiudere battenti subito.
Comunque adesso c’è chi vuol far cambiare davvero. I sindaci manderanno un solo rappresentante, è vero, ma cercheranno di mandare qualcuno in grado di poter dire la sua in tutti i sensi e chiedere spiegazioni una volta dentro il consiglio.
Il sindaco Pietro Tidei è stato il primo a rompere gli indugi e ad ufficializzare la terna di nomi. Saranno l’ex generale dei carabinieri Rotondi, il commercialista Fava e, in ultimo, un nome che se eletto sarà davvero difficile limitarne l’azione di “pulizia” e cioè Fabio Angeloni.
Già perché sull’azione di responsabilità non c’era e non c’è bisogno certo di aspettare che D’Amico faccia il fattorino per prendersi le carte o perda tempo a leggerle. Già. Bastava andare in Procura e fare l’esposto. L’autorità giudiziaria poteva tranquillamente trovare i responsabili senza “inquinamenti” di ogni sorta.
Fabio Angeloni è uno dei pochi che, in questi ultimi tre anni, ha combattuto e criticato le gestioni della Fondazione. Speriamo che da questo incontro di mercoledì esca davvero qualcosa di buono e molta gente si cominci a fare da parte. Chi è stato al fianco degli autori della truffa, anche se non ha partecipato, ha la colpa di non aver vigilato e, successivamente di non aver denunciato e quindi se ne dovrebbe andare ma, in questi tempi di crisi, a getton donato non si guarda in bocca.