Il critico d’arte e sindaco della cittadina viterbese è andato a Milano, chiarito e chiuso, l’incidente-equivoco con il leader di Forza Italia
VITERBO – Dopo la sfuriata di Sgarbi e il suo abbandono di Forza Italia al gruppo della Camera, a causa della mancata visita del presidente Silvio Berlusconi a Sutri, città dove il critico d’arte è sindaco, e dove, era pronta una bella sorpresa proprio per l’anziano leader degli azzurri, la situazione sembra rientrata, come lui stesso ci confida:
Non posso avercela con Berlusconi, la nostra è un’amicizia storica, lui è stanco, soprattutto delle persone che ha intorno. Proprio oggi sono stato da lui per parlare del futuro.
A presto l’inaugurazione del giardino a donna Rosa Berlusconi quindi?
Certamente, lui stesso non vede l’ora di venirmi a trovare, mi ha addirittura detto di sapere che Sutri è bellissima, pur non essendoci mai stato.
Come mai allora non è venuto a visitare la “bellissima” Sutri?
Guardi, sembrano bambini (quelli del cerchio magico) a cui sta per essere sottratta la cioccolata, e la cioccolata è lui.
Una situazione che se non facesse pena farebbe anche ridere. Lo hanno messo ad un bivio: o noi o Sgarbi, lui sapendo perfettamente che il nostro è un rapporto che prescinde la politica, quindi gestibile in maniera confidenziale ha pensato di non offendere il gruppo.
La temono allora?
Certamente, oggi, da veri impavidi, quando mi hanno visto avevano il capo cosparso di cenere (naturalmente ride, ndr).
Lei comunque ha abbandonato il Gruppo ?
Certo, non posso accettare che giochino a tira e molla
Ora che farà ?
Potrei anche rientrare oppure rimanere in attesa e vedere cosa mi propongono
Futuro di Forza Italia, quali i suoi preziosi consigli a Berlusconi?
Deve prepararsi per le europee e poi lasciare la politica, altrimenti sarà sempre secondo, dietro a Salvini. Forza Italia deve cambiare tutto, cambiare nome, cambiare persone, mettere Berlusconi in naftalina e ricominciare attraverso un comitato di gestione, un partito popolare, che la rigeneri.
Lei ha conosciuto mamma Rosa?
Sì. Era una mamma innamorata del figlio, per lei era il migliore su tutto. La mia azione, quella di dedicarle questo giardino, vuole essere una metafora, un omaggio a Silvio che, sono sicuro, quando verrà qua avrà momenti di commozione.