NARNI – Riceviamo e pubblichiamo: Adesso che ci sono i risultati dell’Arpa i quali certificano le nostre preoccupazioni, cioè che i cattivi odori, denunciati dai cittadini di Narni e Narni Scalo probabilmente,hanno avuto origine dalla GoSource di Narni Scalo, con una diffida da parte dello stesso ente nei confronti dell’Azienda, ci chiediamo cosa s’intende fare?
La dirigenza della multinazionale cosa intende fare?
Il Sindaco il quale etichettava come “comparsate in tv” di esponenti di Tpn, le nostre preoccupazioni per quanto denunciato da cittadini indignati, speriamo che adesso risponda in modo più consono al suo ruolo di massimo garante della salute pubblica.
Il primo cittadino dichiarava che era tranquillo perché la legge Aia era molto restrittiva e quindi secondo lui doveva esser a garanzia di tutto (vedi intervista al tg dell’Umbria di agosto).
Ebbene non è cosi: le nostre preoccupazioni su di una fabbrica che ha riaperto con investimenti che per quanto ci risulta, riguardano solo la rimessa in funzione d’impianti ormai datati di decenni, sono almeno fondate e sempre più attuali.
Non siamo a conoscenza di quanto invece verrà ed è stato destinato, in ambiente e sicurezza.
Adesso si faccia chiarezza su ciò che è emerso, dai dati dell’Arpa, si apra un tavolo istituzionale con la presenza della multinazionale, nel quale una volta per tutte si chiede di esser messi a conoscenza del piano industriale.
Cosa si intende fare e quali tecnologie l’azienda vuole mettere in campo per far fronte a tutto ciò?
La nostra preoccupazione è che i dati sono critici con una produzione che è ancora al minimo, cosa succederà se e quando la stessa, come dichiarato nella recente festa di settembre dalla multinazionale, toccherà il massimo degli standard consentito dagli impianti?
Ricordiamo oltretutto che, nei primi anni 2000 quando l’ex Sgl Carbon produsse 36,000 ton di elettrodi di grafite, lo fece con una forza di personale almeno 4 volte superiore, come già ripetutamente detto, da quanto c’è dato sapere, la tecnologia riguardo, la produzione, ma soprattutto per ciò che concerne l’abbattimento delle emissioni nocive, sembra essere rimasta del tutto immutata, questo non può che sollevare perplessità, ma soprattutto preoccupazioni.
Chiediamo alla Multinazionale, possibile che dal 1982 data in cui è stata realizzata la ormai famosa ciminiera, simbolo poco edificante per Narni, non siano state messe a punto delle tecnologie diverse per l’abbattimento dei fumi?
E’ possibile che il progresso abbia fatto passi da gigante in ogni settore in questi decenni, che si sta marciando spediti verso l’intelligenza artificiale, ma solo quella che riguarda il miglioramento dell’ambiente e sicurezza nel settore della produzione degli elettrodi di grafite sia ferma al primi anni 80?
Gianni Daniele capogruppo Consigliare di Tutti per Narni
Mauro Bonucci responsabile comunicazione di Tutti per Narni