SUTRI – Riceviamo e pubblichiamo: Bene o male, purché se ne parli. Possiamo riassumere così la triste commedia della cittadinanza onoraria al sindaco di Riace, che il critico d’arte Sgarbi, prestato male alla politica, ha inscenato nella ridente Sutri della quale è Primo cittadino.
“Sono le leggi elementari della comunicazione” che bisogna fare bene, caro Sgarbi. Frignare, inventandosi minacce inesistenti; trincerarsi dietro un “allora Pound”, la cui vita martoriata non può e non deve essere posta a confronto di Domenico Lucano indagato non certo per reato d’opinione, senza contare la macroscopica differenza di spessore tra i due; minacciare lo spostamento del consiglio comunale in un altro paese per poi ritrattare e prendersela con la sua maggioranza colpevole di non regalargli l’unanimità per la roboante iniziativa; alla fine, non fare più nulla ( come si vociferava da giorni perché, si sa, il paese è piccolo e la gente mormora); ecco, tutto questo can can forse ha prodotto un po’ di rumore intorno a Sutri, facendo però passare i suoi cittadini come comparse di un regista alla ricerca del suo film di cassetta ma di poco spessore.
Dicono che il signor Lucano stia male. Ce ne dispiace. Contestiamo il suo modello, le sue parole e le sue iniziative ma non ne facciamo una questione personale.
Noi di CasaPound a Sutri ci siamo venuti, educatamente come sempre, abbiamo manifestato il nostro dissenso per l’iniziativa, abbiamo avuto la conferma che fosse tutta una farsa e ce ne siamo andati con una certezza: il consiglio comunale per dare la cittadinanza onoraria al sindaco di Riace oggi non è stato fatto. E Vittorio Sgarbi ne è uscito come un bambino, stizzito, a cui hanno rubato il pallone.
CasaPound Viterbo