I funerali si terranno domani alle 11 presso il Duomo di Tarquinia
Giocare con i pezzi di vasi etruschi era la sua passione di bambino, nato il 16 settembre 1943 nei campi di Tarquinia Omero Bordo fin da giovanissimo scava tombe alla ricerca di una civiltà perduta. È il 1963 quando comincia ad effettuare scavi per conto della Sovrintendenza e riporta alla luce la famosa tomba delle Pantere, un arco etrusco facente parte del palazzo sacerdotale in zona Civita, una serie infinita di tombe dipinte con molti reperti (famoso l’uovo che si trova al museo di Villa Giulia a Roma). Dopo anni di esperimenti e di studi, riesce a scoprire il segreto dell’impasto arcaico e le antiche tecniche di fabbricazione dei vasi e dei bronzi etruschi. Decide allora di continuare l’arte dei suoi antichi padri, ispirandosi a loro, ma inventandosi modelli diversi. Riesce così a creare oggetti che risultano originali anche alle prove più sofisticate a causa della loro forte somiglianza con quelli autentici, venduti con un certificato che ne attesta la provenienza. “Io non copio, riproduco” sosteneva lui. Omero ha lavorato dieci anni con il grande artista contemporaneo Sebastian Matta, suo caro amico. Ultimamente aveva intrapreso la sua più grande fatica: “Etruscopolis”, la fedele ricostruzione di tutta la civiltà etrusca realizzata in 15 mila metri di antiche cave sotterranee. Un itinerario suggestivo che va dal plastico dell’antica Tarquinia (modellato dallo stesso Omero), per giungere nelle grandi cavità, nelle quali sono state disposte le teche che contengono le opere di ceramica, coroplastica e le sculture in bronzo realizzate in trent’anni di lavoro. E ancora, oggetti d’uso quotidiano, utensili di chirurgia, ex-voto, armi e altri oggetti, tutti realizzati in bronzo, che forniscono un quadro esauriente dello spirito etrusco, reso dalla mediazione artistica d’Omero Bordo. Per concludere con le riproduzioni esatte delle tombe dipinte. Un reale viaggio nel passato, a cui Omero ha dedicato gran parte della sua vita. Ora è lui che sta compiendo il suo viaggio, verso quella vita ultraterrena in cui, da buon etrusco, ha sempre creduto. I funerali si terranno domani alle 11 presso il Duomo di Tarquinia.
La redazione si stringe al dolore dei famigliari e della figlia Daniela.