Il consigliere regionale del centrodestra non è soddisfatta delle dichiarazioni dell’assessore Alessandri: “Si è limitato nella risposta a ricostruire l’iter procedurale, senza entrare nel merito dei requisiti curriculari, scaricando di fatto la responsabilità della valutazione degli effettivi requisiti sul Ministero delle Infrastrutture e sull’allora Ministro”
ROMA – “Stamattina ho presentato una question time all’assessore regionale Alessandri per far chiarezza sui requisiti curriculari del Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale di Civitavecchia, a seguito di tutta una serie di vicende, dalla cosiddetta ‘guerra delle banane’ alla vicenda TotalErg, che hanno evidenziato una scarsa capacità di governance e di gestione tecnico-amministrativa da parte del Presidente dell’Autorità. L’Assessore si è limitato nella risposta a ricostruire l’iter procedurale, senza entrare nel merito dei requisiti curriculari, scaricando di fatto la responsabilità della valutazione degli effettivi requisiti sul Ministero delle Infrastrutture e sull’allora Ministro”.
Questo quanto dichiarato dal consigliere del centrodestra Roberta Angelilli.
“Vale la pena ricordare che la Regione Lazio – ha aggiunto – era tenuta a fornire una nota di intesa al Ministro prima del decreto di nomina. Ho chiesto quindi all’Assessore una verifica nel merito, atta a far chiarezza sui requisiti necessari a ricoprire tale ruolo, soprattutto sulla conditio sine qua non prevista per tale nomina, ovvero la comprovata esperienza e qualificazione professionale nei settori dell’economia dei trasporti e portuale. In caso di mancata risposta, sarò costretta a provvedere ad un accesso agli atti. Dall’Assessore imbarazzato silenzio sulle domande relative alle evidenti criticità nella gestione dell’ente e nessun commento sulla vicenda TotalErg, relativamente alla riunione del Comitato di gestione portuale del 15 novembre, nel corso della quale il Presidente ha proposto di aumentare a 2,5 milioni di euro la disponibilità economica per il tentativo di transazione, nonostante – ha concluso – l’assenza del rappresentante della Regione Lazio, con dubbi di irregolarità sulla votazione, in termini di quorum deliberativo”.