Terni / Discarica AST, M5S: “disastro ambientale, sequestro immediato”

Il consigliere regionale Andrea Liberati parla di un vero e proprio “disastro ambientale in corso da anni” e rende note le ultime analisi che confermano “tassi elevatissimi di cromo esavalente nelle acque sotterranee di Terni”

Di Andrea Liberati, M5S – Regione Umbria

 

EMERGENZA, TASSI ELEVATISSIMI DI CROMO ESAVALENTE NELLE ACQUE SOTTERRANEE DI TERNI: NUOVI E SCONVOLGENTI DOCUMENTI UFFICIALI.
THYSSEN NE RISPONDA, LE PROCURE SI ATTIVINO

 

Cos’altro deve accadere affinché i responsabili di Thyssen paghino per il disastro ambientale in corso da anni?
La settimana scorsa abbiamo ascoltato le bugie di un politico regionale che ha sostenuto un’inverosimile quanto ampia “assenza di contaminazione” dalla discarica industriale Thyssen di voc. Pentima-Valle.
In seguito il M5S ha diffuso dei documenti del Tribunale -perizie tecniche- attestanti l’esatto contrario.
Altri atti ufficiali di rango ministeriale saranno presto resi noti dagli scriventi, a conferma della gravità della questione, criticità di lunga data che porterà inesorabilmente alla chiusura e al sequestro immediato della discarica (altro che ampliamento!), con doverose richieste di risarcimento danni.

Oggi siamo perfino dinanzi a notizie ancor più sconvolgenti, le più gravi di sempre sul cromo esavalente nelle acque sotterranee di Terni: ebbene, stando alle ultime analisi, altri sei pozzi su sette risultano contaminati da cromo esavalente, con una nutrita serie di velenosi metalli pesanti aggiuntivi. E non è certo la prima volta che emerge cromo esavalente dai campioni collocati nell’area stabilimenti-discariche, come purtroppo sappiamo.
Un prelievo, tra altri, presenta un tenore di cromo pari a 1.200 volte il limite; un tasso di ferro oltre 1.950 volte la soglia; un tasso di nichel superiore a 225 volte, e così via anche con il manganese, l’arsenico, i fluoruri e altro.
Risulta che la Procura locale sia stata ampiamente e ripetutamente informata di questi e altri fatti da vari organismi, ma nulla sembra muoversi in concreto, vicenda che spinge i sottoscritti non solo a rivolgersi altrove, ma a operare sul piano politico nazionale, con contatti diretti in seno al Governo, vista l’emergenza in corso.

ARPA ha trasmesso tali documenti anche “alla ASL anche ai fini della valutazione del rischio sanitario dei lavoratori del sito”.
A questo punto la multinazionale Thyssen, con i suoi fatturati miliardari in giro per il mondo, con i suoi € 100 milioni di utili ricavati proprio a Terni, non avrà certo problemi nell’elargire il più esteso ristoro economico a un territorio da tempo martoriato, risarcimenti che un pool di avvocati presto comunque reclamerà anche sulla scorta dell’incisivo modello offerto dall’attivista americana Erin Brockovich.