Pesce d’Aprile è il racconto di un grande amore: un’esperienza di vita reale, toccante, intima e straordinaria, vissuta da un uomo e da una donna, interpretati da Cesare Bocci e Tiziana Foschi, in scena al Teatro dell’Unione sabato 12 gennaio ore 21, nell’ambito della stagione teatrale promossa da ATCL – Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio con il finanziamento del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Lazio e del Comune di Viterbo.
Un testo vero, lucido, ironico e commovente, che racconta come anche una brutta malattia può diventare un atto d’amore. Cesare e Daniela, come Cesare Bocci e la sua compagna nella vita reale, mettono a nudo, d’improvviso, tutta la loro fragilità, dimostrando quanto, come per il cristallo, essa si possa trasformare in pregio, grazie ad un pizzico di incoscienza, tanto amore e tantissima voglia di vivere. “È stata una sfida incredibile. Ma con quello che è successo a Daniela ho capito che quando sei nell’acqua alta, ti muovi” dichiara Cesare Bocci, “non potevamo che raccontare questa storia nella maniera in cui l’abbiamo vissuta, cioè ridendo e piangendo allo stesso tempo.”
Tra il riso e il pianto, nel corso della pièce si delinea il profilo di una donna prigioniera di un corpo che smette di obbedirle, e di un uomo, che da compagno di vita diventa bastone, nutrimento, supporto necessario. Ma non solo questo: oltre ai drammi interiori dei due protagonisti, vengono messi in scena tutti gli ostacoli che la disabilità porta con sé nella vita quotidiana che, troppo scandita dalle regole, perde la sensibilità di cui ogni persona disabile ha bisogno. Ma non mancano i momenti ironici e di leggerezza in questo racconto: una lotta alla riconquista della propria libertà, che ha lo scopo di trasmettere messaggi di positività e forza di volontà, anche di fronte alle sfide più difficili che la vita ci impone.
Grazie anche al coinvolgimento di Anffas Onlus – Associazione di Famiglie con persone con disabilità intellettiva e relazionale, Charity Partner del progetto – ‘Pesce D’Aprile’ si conferma un inno alla vita e un momento di riflessione necessario.
“Per me questo ruolo è la ricerca di un nuovo equilibrio… Come donna, come attrice comica, come essere umano. Un equilibrio fisico, emotivo. Il palco come un filo ed io funambolo delicato, confuso e coraggioso” afferma Tiziana Foschi.
La drammaturgia è di Cesare Bocci e Tiziana Foschi; musiche e sonorizzazioni di Massimo Cordovani; costumi di Paola Bonucci; scene Lodovico Gennaro; disegno luci Francesco Vignati; direzione tecnica Vai Con La Sigla; produzione esecutiva Arturo Morano; organizzazione generale Tiziana Lo Cascio e Vincenzo Fazio; progetto grafico Daniela Spada, produzione ArtShow.