CIVITAVECCHIA – Riceviamo e pubblichiamo: L’Amministratrice: decidiamo noi, non datevi un potere che non avete! Il metodo impositivo e senza possibilità di contraddittorio di questa Amministrazione si materializza in un messaggino whatsapp inviato dall’Assessore Florinda Tuoro alla rappresentante locale del Codacons Sabrina De Paolis che le chiedeva un incontro per avere spiegazioni sia sulle bollette Acea, che sull’aumento della Tari, addirittura del 7%, ingiustificabile, proprio in previsione di un abbattimento enorme del costo di pretrattamento dovuto alla raccolta differenziata che, al contrario avrebbe dovuto determinare una riduzione della Tari.
Ma soprattutto si chiedevano alla Tuoro delucidazioni sulle criticità di una raccolta differenziata “porta a porta” nel centro, della quale le Associazioni partecipanti al Tavolo permanente sui servizi pubblici in rappresentanza dei cittadini/consumatori (istituito, ricordiamolo ai cittadini, solo grazie a una denuncia congiunta di Codacons e Codici), non sono stati preventivamente messi al corrente né fatti partecipi al fine di poter dare il loro contributo, soprattutto relativamente alla ‘Carta della qualità dei servizi’, “da redigere e pubblicizzare in conformità ad intese con le associazioni di tutela dei consumatori” come impone la L. 244, attività consultiva che avrebbe tutelato i cittadini.
Ma mentre nelle segrete stanze qualcuno decideva di adottare il servizio porta a porta come metodo per differenziare i rifiuti, NON si è convocato contestualmente il Tavolo con all’ordine del giorno il nuovo servizio, che avrebbe permesso ai rappresentanti dei consumatori di esprimere ufficialmente e verbalizzare la propria opinione, già peraltro espressa dal Codacons informalmente al Dott. De Leva di Csp diversi mesi or sono. Opinione favorevole, certamente, alla differenziata, ma nettamente contraria al ‘porta a porta’ come cura d’urto in una popolazione che non è stata, negli anni precedenti, progressivamente educata a quella che è il tipo di differenziata più difficile da effettuare, e che sta per essere abbandonata per la sua difficoltà e anche per la scarsa efficienza, in Comuni che l’avevano adottata, come Grosseto.
Infatti, il 1 marzo il nuovo servizio di raccolta nel centro di Civitavecchia, partirà senza “Carta della qualità dei servizi” “da redigere e pubblicizzare in conformità ad intese con le associazioni di tutela dei consumatori”, e quindi, fuori dei termini di legge, e ciò sia relativamente ad orari e modalità di ritiro per i quali i rappresentanti dei Consumatori avrebbero dato un contributo importante a favore dell’utenza, che riguardo alla pubblicità del nuovo servizio, che leggiamo dalla stampa è stata affidata nelle mani della Achab s.r.l., sconosciuta alle Associazioni, con modalità anch’esse non derivate da “intese con le associazioni dei consumatori”.
Nello specifico del whatsapp, l’assessora, definisce “veramente irritante” il legittimo atteggiamento del Codacons che chiedeva spiegazioni ricordando all’esponente del governo cittadino la circostanza che non si è proceduto nei termini di legge, bypassando quanto impone la L. 244/2007 in materia di affidamento di servizi pubblici.
L’assessora continua accusando l’esponente del Codacons di essersi “sempre posta in opposizione a questa Amministrazione”, e ancora, che “le scelte restano di competenza dell’Amministrazione”, rimarcando invece che “il coinvolgimento delle associazioni dei consumatori è a solo titolo informativo sulle attività poste in essere”.
Vogliamo rispondere pubblicamente all’Assessore Tuoro, che ora, dalle sue parole, è chiaro che i cittadini per lei e l’Amministrazione che rappresenta, non contano nulla e non hanno voce in capitolo. Neanche quando è la normativa che impone la loro consultazione, oltre che la redazione di una Carta della Qualità dei servizi, “in conformità ad intese con le associazioni di tutela dei consumatori” (non cara Assessora la loro semplice “informazione”, forse varrebbe la pena lei studiasse la legge prima di scrivere inesattezze).
Carta della Qualità dei servizi, semmai esista e qualcuno l’abbia redatta, priva di efficacia e quindi nulla, poiché non è stata sottoposta alle Associazioni dei consumatori.
Inoltre, sappia l’Assessora che il Codacons è fiero di “essersi posto sempre in opposizione all’Amministrazione” cosa di cui lei ci accusa, perché questo è il ruolo a cui l’Associazione è preposta, laddove un’Amministrazione ponga in essere azioni contro l’interesse o il benessere dei cittadini, o addirittura contra legem. Evidentemente, questa Amministrazione, ne ha poste in essere molte, e la sua affermazione è per noi un onore.
In ultimo, giova rammentare all’Assessora, che il “potere” a cui si riferisce è nelle sue mani solo pro tempore, perché il vero potere è e resta nelle mani dei cittadini.
Si chiama potere di voto.
Sabrina De Paolis
Codacons Civitavecchia