L’annuncio durante un incontro con i commercianti del centro storico avvenuto nella giornata di ieri
TARQUINIA – Il Movimento 5 Stelle ufficialmente non ha ancora comunicato niente né alla stampa né alla cittadinanza ma, in una riunione tra i commercianti del centro storico, svoltasi nella giornata di ieri, Gino Stella ha anticipato la decisione del movimento di candidare il giovane ottico Andrea Andreani.Conosciuto a Tarquinia perché il padre gestisce un negozio di ottica lungo la via principale del paese, il giovane Andreani avrebbe messo la pace tra Ernesto Cesarini e Marco Tosoni. Il primo, ottimo professore ma con pochi voti e poco appeal sul territorio. Il secondo di certo più integrato nel tessuto sociale ma incandidabile per un cavillo scritto nelle storture delle regole che i grillini sono obbligati a rispettare.
L’interpretazione del Comitato di garanzia grillino in merito allo statuto approvato a fine 2017 taglia fuori dalle candidature a sindaco nomi del calibro di Marco Tosoni e Marzia Marzoli.
L’organo composto da Vito Crimi, Roberta Lombardi e Giancarlo Cancelleri, prevede una deroga allo statuto solo per i portavoce uscenti, che potranno cioè ricandidarsi anche se in passato hanno corso contro il Movimento cinque stelle; mentre tutti gli altri aspiranti restano tagliati fuori dalla possibilità di candidarsi tra le fila grilline.
L’applicazione “salva coloro che sono stati eletti quando ancora non era stata introdotta la regola: ma per gli altri il divieto rimane valido”.
Nel caso tarquiniese, quindi, tutti i candidati che nel 2012 si erano presentati alle elezioni amministrative in liste contrapposte al Movimento Cinque stelle – come per esempio Marco Tosoni, candidato nella lista ‘’Per il bene di Tarquinia’’ – non potranno essere candidati, né a sindaco né a consiglieri pur avendo partecipato alla competizione elettorale del 2017 sotto il simbolo dei Cinque stelle.
Ecco quindi uscire fuori il nome di Andrea Andreani. Ora c’è da capire come mai ad annunciare la sua candidatura a sindaco sia stato Gino Stella e non il partito.