Roma – La criminologa Roberta Bruzzone presenta: “Io non ci sto più”. Consigli pratici su come riconoscere un manipolatore affettivo

Roma – La nota criminologa e psicologa forense Roberta Bruzzone presenterà martedì 30 aprile alle 19,30 al Gran Palace Hotel di via Veneto 70,  il suo ultimo libro “Io non ci sto più”, De Agostini editore.

Una tematica molto delicata e tristemente attuale, quella della manipolazione affettiva che ritroviamo all’interno di una relazione di coppia, piuttosto che sul luogo di lavoro, della famiglia, nella società in generale.

E’ un manipolatore affettivo chiuque cerchi di distruggere la nostra autostima e farci sentire sbagliati sempre, evidenziando i nostri errori per poter successivamente sottolineare le sue qualità e doti.
La presentazione del libro si inserisce in un contesto più ampio di un’iniziativa pensata per dar voce, sotto diverse forme artistiche a questo grido di aiuto e all’incitazione della rinascita.
L’organizzazione ha pensato alla creazione di un percorso espositivo, tutto made in Italy dove pittrici, scultori e artigiani esprimeranno lo stesso concetto. Un mix di tableaux vivants ed espressioni artistiche racchiusi in un’opera d’arte che sottolinenando il disagio mentale, non si presenta solo come espressione di creativìtà ma di denuncia del sociale.
Dopo la presentazione del libro si aprirà il sipario sulla fotografa Zoe Gregori , introdotta dalla poetessa Isabella Tegani con la lettura di due sue poesie tratte dalla sua prima raccolta “Nel mare il vento “.

Il dramma della manipolazione affettiva in ambito sociale viene ricordato da un quadro di Tamara Pierbattistini, “Auschwitz-rosso passione di vita” introdotto da un estratto del diario del colonnello Merwin Willett Gonin, celebre opera letteraria che descrive l’esperienza di un soldato britannico, primo in assoluto ad entrare nel campo di concentramento di Bergen Belsen. L’estratto verrà letto da un’attrice.
La celebre stilista Loredana Dell’anno realizzerà un abito di houte couture indossato da una modella che in un tableau vivant riprodurrà la stessa opera del dipinto. Trucco e parrucco diverranno anche essi espressione del dramma e del made in Italy.
Pillole d’arte, aneddoti e rimandi alla storia si intrecciano in un racconto accattivante e simpatico, allietato anche dalla musica. Un mood che ritroveremo anche nel gustoso cocktail dove l’art food ricorderà Van Gogh con i celebri “Girasoli “come simbolo della ricerca del sole e del calore emanato per poter vivere. L’opera culinaria verrà realizzata dallo chef Cristiano Catapano e dalla cake designer Alessandra Izzo mentre la fruit caving dall’Istituto alberghiero di Caprarola. 

Sponsor dell’evento,  Accademia degli studi umanistici, sociologi e letterari Estense, Università degli studi di Milano, Studio legale Neri.