Durissima lettera di “minacce” alle istituzioni che dovrebbero assecondare, l’ipotesi del candidato a sindaco, di violare la legge applicando la 28/80 su San Giorgio. Intanto nelle sue liste ci sono nomi di candidati ineleggibili
TARQUINIA – Il coraggio non manca al candidato sindaco di Tarquinia Gianni Moscherini. Dopo aver depositato le liste, tra le cui fila ci sono persone ineleggibili, ha sferrato un duro colpo alle istituzioni ed in particolare al commissario prefettizio e al Prefetto stesso.
Questo è il contenuto del comunicato, a dir poco farneticante, in aperta violazione dei principi di legalità. Infatti si ostina a far credere ai residenti di San Giorgio sull’applicabilità della legge 28/80 in materia di abusi edilizi.
Ecco la lettera inviata alla stampa:
Ho votato un anno fa in Commissione, da semplice Consigliere di opposizione, la delibera di Giunta che dava immediata esecutività su Tarquinia all’applicazione della Legge regionale 28/80.
Oggi confermo e ribadisco che il mio primo atto da Sindaco, dopo la mia elezione, sarà quello di procedere con l’applicazione della Legge 28/80, non solo a S. Giorgio, ma farò su tutta la città una verifica, come chiede la Legge, su tutte le situazioni irregolari con l’obiettivo di sanare le situazioni ereditate da orma 40 anni di abbandono. Diffido il Commissario a proseguire gli atti in corso contro la povera gente che in 4 mesi si è manifestata in circa 150 ordini di demolizioni dopo 40 anni di assenza amministrative. La legge è le Legge, e la legalità è l’applicazione della Legge. Non esistono nella legge cabine di regia come quella messa in piedi dal Commissario per confondere o ripartire i poteri commissariali con alcuni consorzi privati e quindi gli interessi privati con quelli pubblici. Ritengo davvero incomprensibile che nessuna delle Amministrazioni che si sono succedute per quarant’anni, abbia applicata a Tarquinia la legge regionale, laddove, invece in moltissimi Comuni laziali ha prodotto degli effetti positivi sanando e ridisegnando verso il futuro l’Urbanistica comunale. Non è neppure comprensibile che alla figura del Commissario siano stati aggiunti due subcommissari per gestire la transizione verso le nuove elezioni in un comune di 16.000 abitanti.
Invito nuovamente il Commissario a farla finita con l’invenzione della “Cabina di regia” non prevista da nessuna Legge, e ad ottemperare immediatamente al suo compito, che è quello di indicare ai dirigenti del Comune l’applicazione della Legge 28/80, come da indirizzi dettati dalla delibera di Giunta e dall’approvazione della Commissione Urbanistica nell’agosto del 2018, poco prima della dimissioni del sindaco.
Che giustizia venga fatta, anche perché siamo tutti pronti, come persone di buona volontà di questo Comune, a reagire con denunce e quanto previsto dalla Legge contro chi persegue interessi di parte o di gruppo. Ora basta. Il 26 maggio ci sono le elezioni, I cittadini eleggeranno la nuova amministrazione e gli atti del Commissario non possono essere atti di prevaricazione nei confronti dei poteri che la nuova amministrazione dovrà gestire, soprattutto su questi gravi problemi ereditati dal passato.
Siamo pronti a combattere, anche attraverso denunce, esposte e querele per difendere i diritti della povera gente.
In questo periodo preelettorale si registra inoltre come alcuni facciano sapere ai cittadini che con l’applicazione della L.R. 28/80 chi non ha commesso abusi non potrà più costruire. Niente di più inesatto! Perché proprio con l’applicazione della L. 28/80, tutti i lotti compresi nel territorio già perimetrato dei Consorzi, saranno fatti salvi.
Questa sarà la via maestra che la mia Amministrazione percorrerà, perché la soluzione del problema urbanistico di S. Giorgio è, e rimane, nelle mani del nuovo consiglio comunale di Tarquinia,aprendo un contratto con ogni singolo lottista oggi insediato. Rapporto scevro da interlocuzioni di soggetti interposti. Un Piano Quadro di assetto che vedrà un Comune in diretto ascolto con le problematiche degli abitanti, adottando nei primi 60 giorni una perimetrazione ai sensi della L.R.28/80 . Con questo atto si potrà congelare ogni provvedimento repressivo, avviando il dialogo, nel rispetto dei ruoli istituzionali.
S.Giorgio aspetta da oltre 50 anni, questo è un compito che una Amministrazione Comunale ha il dovere istituzionale di assolvere. Questo risanamento, sarà anche per ridare lavoro alle Aziende cittadine e ai giovani professionisti neolaureati, e contestualmente dare anche una nuova immagine urbanistica di Tarquinia nel mondo.
Domani intanto scadono i termini per le demolizioni di alcuni manufatti abusivi e i successivi controlli stabiliranno l’eventuale ripristino stato dei luoghi o la confisca dei beni. Un attacco violento nei confronti dei lottisti che hanno sanato, demolendo e ricostruendo ma, soprattutto, un duro attacco al Prefetto di Viterbo Giovanni Bruno che, la settimana scorsa, aveva convocato un tavolo tra i consorzi in regola, il commissario prefettizio e il segretario generale.
Conoscendo bene il modo di pensare del Prefetto di Viterbo, questo tentativo di intimidazione messo in atto da Moscherini non farà altro che accellerare il ripristono immediato della legalità a San Giorgio.
Nei prossimi giorni pubblicheremo i nomi di coloro che si sono candidati nelle liste di Moscherini ben sapendo di non poter mai entrare in consiglio comunale come prevede la nuova legge elettorale.