Pilota d’areo ultraleggeri a Santa Severa, docente di geografia, parlerà di turismo e porto. Intanto doppio flop con Sergio Pirozzi (detto Zingarozzi) e il presidente dell’Unione Europea Tajani. Finisce a stracci l’incontro con le associazioni del Lido
TARQUINIA – I candidati alle Europee che saranno sostenuti da Gianni Moscherini sono due, Antonio Tajani e Luca Romagnoli. Uno di Forza Italia l’altro di Fratelli d’Italia. Mentre il primo rimedierà una scoppola senza precedenti in termini di preferenze, il secondo, invece, darà filo da torcere a chiunque. Infatti, proprio per dare impulso e sostegno all’ex segretario di Fiamma Tricolore, ex genero di Pino Rauti, è sceso in campo addirittura in prima persona Moscherini.
Gianni Moscherini, pur definendosi “socialista craxiano non pentito” ha militato in entrambi i partiti di centrodestra e cioè ,in quello della Meloni Fratelli d’Italia e quello di Berlusconi, Forza Italia dove attualmente è tesserato (forse).
Già perché dopo le tante maledizioni ed improperi rivolti proprio all’indirizzo di Tajani in ogni circostanza (pubblica o privata), accusato di essere l’artefice delle sue sfortune in Forza Italia, adesso è nuovamente scoppiato l’amore e tutto è stato, fortunatamente per loro, dimenticato (soprattutto gli insulti).
Il problema però che a Tarquinia, di Forza Italia, c’è qualche sparuto numero di resistenti. Roba da fare invidia alla bocciofila che spesso presenzia ai convegni proprio di Moscherini. Già. Perché gli ultimi flop negli incontri organizzati dai suoi sostenitori e la pessima figura rimediata all’Hotel Tirreno ieri pomeriggio dove, andando completamente fuori tema e spesso ripreso per le inesattezze espresse, perdeva le staffe lasciando la sala tra fischi e molti vaffa… uditi neanche tanto sottovoce.
Poi l’appuntamento all’alberata dove c’era grande fermento tra una quindicina di sostenitori che hanno accolto un dinosauro della democrazia cristiana della Prima Repubblica come Baccini e, nel contempo, delusi per il mancato arrivo di Tajani. Quest’ultimo però, pare abbia mandato i saluti via web, tra gli applausi e le lacrime dei presenti, commossi da tanta visione e dalle parole scandite come Papa Bergoglio.
Veniamo ad oggi. Una giornata davvero plumbea. E’ arrivato alla corte di Moscherini il consigliere regionale ed ex sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi.
Lui, in questi giorni al centro di feroci polemiche perché proprio ad Amatrice, sta sostenendo un candidato sindaco del PD. Basta leggere le dichiarazioni dell’attuale sindaco Palombini per capire come sia il livello dello scontro politico.
Pirozzi è tornato in Fratelli d’Italia che aveva lasciato quando si candidò a presidente della Regione Lazio facendo vincere Nicola Zingaretti e perdere il candidato del centrodestra Stefano Parisi. Questa elezione gli costò il soprannome di Zingarozzi.
Adesso, trovandosi ad un bivio e rischiando di scomparire dalla scena politica regionale, è tornato all’ovile.
Tiepida, tiepidissima accoglienza a Tarquinia, basta vedere le foto. La chicca però non è tanto la figuraccia collezionata con le associazioni del Lido o la scarsa presenza di sostenitori agli appuntamenti che sta organizzando quasi quotidianamente, raccontando spesso favole o prevedendo il futuro.
La chicca è l’arrivo di un vecchio fascista, ormai anche lui comincia ad avere una certa età, Luca Romagnoli (già europarlamentare con Alternativa Sociale). Anche lui in Fratelli d’Italia e candidato alle prossime europee con il partito della Meloni.
Sostenuto da Riglietti e da un’intera lista (Forza Italia non è riuscita a farne una), sarà sicuramente il candidato più votato della coalizione che sta sostenendo Moscherini.
Infatti, Riglietti e i suoi, finalmente, lunedì potranno mostrare i muscoli e far vedere quanto pesano nella coalizione. Un convegno sui porti (anche se Romagnoli è più esperto di aviazione). Vedremo!