È quanto ha deciso di istituire il commissario prefettizio Giuseppe Ranieri nell’ambito di una riunione con i rappresentanti di categoria operanti nel settore
TARQUINIA – Intessere un complesso di strategie che hanno come specifica finalità la definizione di progetti e programmi volti a garantire lo sviluppo delle strutture e delle attività imprenditoriali del comprensorio per sua natura formidabile attrattore turistico.
È questo lo scopo primario in base al quale la gestione commissariale del Comune di Tarquinia ha deciso di istituire una Consulta del Turismo.
La decisione è scaturita a seguito di una proficua riunione convocata dal commissario prefettizio Giuseppe Ranieri con i rappresentanti delle diverse categorie operanti nel settore turistico nonché delle principali realtà associative dell’ambito culturale e sociale. La riunione si è svolta mercoledì, presso la sala giunta del palazzo comunale, alla presenza dei sub commissari Luciana Coretto e Plautilla Calvani. Dopo un produttivo scambio di opinioni, gli intervenuti sono giunti all’approvazione di un testo che prevede, nel rispetto dello statuto comunale, la nascita di questo nuovo ‘organismo di partecipazione’ e le regole per il suo funzionamento.
La partecipazione alle riunioni di tale organismo è aperta, oltre che ai membri di diritto, anche a enti ed istituzioni coinvolte dagli argomenti che saranno trattati.
In base a quanto riportato nel documento, “il Comune di Tarquinia riconosce il turismo quale elemento fondamentale per lo sviluppo economico e al fine di promuovere ogni iniziativa atta a valorizzare tale attività, istituisce la Consulta per il Turismo, ai sensi dell’art. 37 ”gli organismi di partecipazione popolare”, titolo III capo II, dello Statuto del Comune”.
LE FUNZIONI. Diverse le funzioni previste per la Consulta del Turismo: “La Consulta comunale per il Turismo formula proposte non vincolanti in ordine a: definisce gli obiettivi e i programmi sul turismo di competenza dell’amministrazione comunale; individua forme di finanziamento per le attività turistiche, ivi compresa la tassa di soggiorno; programma le iniziative di intrattenimento e promozione turistica di interesse locale; elabora strategie comunicative e azioni di marketing rivolte ai mercati italiani e stranieri e iniziative atte a migliorare l’ospitalità e l’offerta turistica locale. La consulta comunale per il Turismo inoltre suggerisce all’amministrazione comunale iniziative ed attività mirate alla crescita del turismo; favorisce e promuove incontri volti allo sviluppo delle attività turistiche; formula analisi e proposte su aspetti generali del turismo; sensibilizza le forze politiche, economiche e sociali verso le tematiche del turismo.
LA COMPOSIZIONE. Il documento chiarisce anche la composizione della Consulta: “Fanno parte della Consulta tutti i soggetti che risultano operanti, ognuno negli ambiti di propria competenza, nel territorio tarquiniese. La Consulta è composta da 11 elementi: sei rappresentanti tra le categorie riconosciute più rappresentative nell’ambito turistico a livello territoriale. Le singole categorie nominano il proprio rappresentante più un supplente (che interviene unicamente in assenza del membro ufficiale), entro 10 giorni decorrenti dal ricevimento della richiesta di designazione tra i membri delle associazioni di categoria e/o i titolari di attività turistico-ricettive e commerciali nel territorio di Tarquinia; 1 rappresentante tra le associazioni culturali e di promozione sociale presenti sul territorio di Tarquinia; 1 rappresentante dell’Infopoint del Comune di Tarquinia. Sono inoltre membri di diritto della consulta il sindaco, l’assessore al Turismo e il responsabile del settore Turismo dell’amministrazione comunale. I membri designati restano in carica tre anni e sono rieleggibili.
“Ogni associazione – è spiegato nel documento – presente sul territorio comunale e avente finalità di promozione turistica può chiedere di partecipare alle attività della Consulta come uditore. La Consulta dovrà verificarne la compatibilità. I componenti dimissionari o decaduti vengono sostituiti su segnalazione dell’associazione rappresentata. E’ data facoltà alle associazioni designante di richiedere, con adeguata motivazione, la sostituzione del componente precedentemente designato. Tutti i componenti della Consulta svolgono la propria attività gratuitamente.
IL PRESIDENTE. Il presidente della Consulta, specifica il documento, è il sindaco o consigliere-assessore da lui delegato; e resta in carica per la durata del mandato consiliare. Il presidente rappresenta la Consulta in tutte le sedi in cui si esplica l’attività della Consulta stessa e convoca le riunioni, ne coordina lo svolgimento e sottopone al giudizio della Consulta gli argomenti da trattare.
LA CONVOCAZIONE. La Consulta è convocata dal presidente ogni qualvolta ne ravvisi la necessità e, comunque, almeno ogni tre mesi. La Consulta si riunisce, anche in seduta straordinaria, su richiesta di almeno 1/3 dei componenti che ne fanno parte o su richiesta dell’amministrazione.
La convocazione dovrà essere inviata almeno cinque giorni prima della seduta prevista, mediante posta elettronica, con allegato l’ordine del giorno da trattare.
Possono essere invitati i rappresentanti di associazioni, istituzioni, enti pubblici e privati che abbiano uno specifico interesse sull’argomento in discussione, nonché esperti nelle materie relative agli argomenti posti all’ordine del giorno della riunione.
Sede delle riunioni è la sala giunta del Comune; in caso la stessa fosse già occupata verrà individuata, al momento della convocazione, altra sede. Il segretario della Consulta verrà nominato di volta in volta all’inizio della riunione.
STATUS GIURIDICO DEI COMPONENTI. Tutti i componenti della Consulta svolgono la propria attività gratuitamente e non hanno diritto a nessun gettone o rimborso spese di qualsiasi natura.
REFERTO AL CONSIGLIO COMUNALE. Con cadenza annuale, e comunque entro il 30 novembre, la Consulta relaziona al consiglio comunale sull’attività svolta. Durante tale seduta, l’organo consiliare effettua le verifiche rientranti nell’ambito delle proprie prerogative, con facoltà di espressione di criteri, indicazioni e suggerimenti per l’elaborazione di proposte migliorative e indirizzi per il buon andamento del settore.
ENTRATA IN VIGORE. Il presente Statuto, preventivamente approvato dalla Consulta, entrerà in vigore decorsi 30 giorni dall’adozione da parte del consiglio comunale.
DISPOSIZIONI FINALI. Per quanto non previsto dal presente regolamento, si rinvia alle normative e disposizioni in materia in quanto applicabili e compatibili con la natura del presente atto ed in particolare al D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, nonché allo statuto comunale.