Civitavecchia – Caso Esterina, Grasso: ”La conferma del fallimento dell’amministrazione”

Duro il capogruppo della Svolta: “Per Pantanelli a rischio tutti gli interventi edilizi di privati in attuazione del piano casa in zona sottoposta a vincolo paesaggistico” 

CIVITAVECCHIA – “Pantanelli, delegato del Sindaco Cozzolino, dichiara di aver denunciato con un esposto l’illegittimità dei lavori del Ristorante Esterina, omettendo alcune fondamentali precisazioni e cercando di far intendere che la realizzazione degli stessi potrebbero creare un danno al paesaggio, ma che soprattutto costituirebbero una violazione delle norme sul Piano casa in quanto realizzati sulla scorta di una delibera consiliare adottata dall’Amministrazione Tidei nel 2013”.

Lo dichiara il capogruppo della Svolta Massimiliano Grasso che interviene sulla vicenda puntando il dito contro Pantanelli.

“In base a quanto sostenuto – tuona – dall’attuale delegato del Sindaco, quindi, dovrebbero essere a rischio tutti gli interventi eseguiti in questi anni sul territorio comunale dai privati in attuazione del piano casa in zona sottoposta a vincolo paesaggistico, storico e culturale, a causa di questa deliberazione del 2013, che a dire di quest’ultimo sarebbe illegittima, ma lo stesso non chiarisce come mai quando ha rivestito, dal giugno 2014 al settembre 2016, la carica di assessore all’urbanistica non ne avrebbe mai denunciato l’illegittimità’ (presunta) e, quindi – incalza Grasso – non avrebbe impedito la realizzazione di interventi edilizi anch’essi illegittimi, consentendo che, sotto la sua egida, fossero rilasciate diverse autorizzazioni secondo il “piano casa” in zona soggetta a vincolo storico, culturale e paesaggistico”.

Grasso sottolinea come, volendo accogliere la tesi di Pantanelli “dovrebbero considerarsi, anche esse, tutte illegittime, con conseguenze spaventose per i cittadini, i quali, con grande sacrificio, hanno già realizzato interventi edilizi con autorizzazioni già rilasciate. Che interesse ha – continua duro il capogruppo della Svolta – il delegato del Sindaco a riportare una sua versione alquanto originale dei fatti, negandone la realtà ed omettendo di dichiarare che, in campo paesaggistico, sulla vicenda specifica (procedura seguita in Conferenza di servizi) è già intervenuto a gennaio 2019 il Tar Lazio, che ha invece consacrato la legittimità del procedimento seguito?”.

Omissioni importanti, ma per Grasso ci sono anche altri punti da chiarire e prosegue: “Che interesse ha il delegato del Sindaco ad omettere di dichiarare, nella sua denuncia, che la legge sul procedimento amministrativo (L. 241/90) prevede espressamente che l’assenza di un Ente in conferenza dei servizi (nella fattispecie la competente Soprintendenza) equivale a parere favorevole sul progetto, cosi come acclarato dal Tar Lazio? L’ostinazione nel voler impedire la realizzazione del progetto in questione – dichiara duro il consigliere d’opposizione – denota forse la tutela di qualche altra parte, i cui affari resterebbero compromessi da una riqualificazione del genere? Non ne abbiamo contezza – dice – ma spiace in ogni caso intravedere la volontà inequivocabile, da parte dell’attuale amministrazione (si spera ancora per poco) in carica, di arrestare, a proprio fine, il progressivo sviluppo che si realizzerebbe attraverso un intervento in grado di portare, anche a livello di indotto, occupazione sul territorio comunale e riqualificazione della fascia costiera, su cui insiste un bene, in parte, anche di proprietà demaniale, da anni fatiscente ed ormai in stato di assoluto degrado”.

Una vicenda che, secondo Grasso, rappresenta l’emblema di come l’amministrazione a Cinque stelle possa “essere seriamente deleteria e pericolosa per se stessa e per i cittadini, anteponendo i propri interessi a quelli della collettività attraverso la continua mistificazione della realtà e disattendendo tutti gli obiettivi strategici della città, a causa di atteggiamenti schizofrenici dei propri amministratori in carica e dell’incapacità, da parte degli stessi, di adottare scelte equilibrate e ponderate. Una cosa è certa – conclude Grasso – questa ennesima notizia rappresenta la conferma del fallimento dì un’amministrazione che, per 5 anni, ha fatto acqua da tutte le parti, senza concludere niente di positivo per la nostra città”.