Il ritardo della nave in partenza per Tunisi ha fatto crescere il nervosismo. Alcuni tunisini hanno bloccato gli accessi al porto e l’intervento della Polizia è stato risolutivo
CIVITAVECCHIA – Contorni ancora tutti da chiarire quelli alla base della vicenda registrata in un video diffuso in rete nelle scorse ore. Siamo al porto di Civitavecchia, agli imbarchi per Tunisi. Il video ritrae un agente della polizia di stato mentre intima a un uomo di spostare la sua macchina. Ne nasce una discussione con toni accesi e minacciosi. La situazione non si calma e si fa sempre più incandescente fino a quando in un impeto d’ira uno dei poliziotti mette mano alla fondina e dopo aver estratto la pistola grida: “Guarda che ti sparo eh”.
La storia raccontata così sembrerebbe trovare facili colpevoli. I poliziotti improvvisamente impazziti. Chi ha girato e diffuso il video, però, ha omesso diversi particolari. Il primo che la vicenda si è chiusa con tre arresti.
La cronaca. La solita coda infinita di tunisini in attesa dell’arrivo della nave che li riporterà a casa. Un ritardo che si è protratto per diverse ore. Sono iniziate le proteste al porto delle persone in attesa sotto il cocente sole. Prime contestazioni e primi approcci violenti dei tunisini arrabbiati contro gli agenti della PAS. Gli addetti alla sicurezza, per paura di essere sopraffatti, hanno chiesto l’aiuto della Polizia.
Nel frattempo, sempre i tunisini in attesa, per protesta, avevano occupato una banchina mettendo di traverso le auto ed impedendo l’accesso ad un altra nave in partenza.
La cosa è degenerata quando, sempre i tunisini, hanno cercato lo scontro fisico con gli agenti che, una volta sedati gli animi, hanno tratto in arresto tre persone.
Questa è la seconda parte del video…. pic.twitter.com/YAORMxJJsD
— Caciara82 #SilviaRomano #NonSiArretra (@caciara83) 30 giugno 2019