MONTALTO DI CASTRO – L’amministrazione comunale sta risolvendo il problema igienico/sanitario che si verifica ogni anno al Fosso del Sanguinaro, un corso d’acqua “minore” interamente ricompreso nel territorio comunale di Montalto di Castro che, nel suo tratto terminale, fiancheggia l’abitato di Montalto Marina portandosi ad appena 10/15 metri dalle abitazioni poste lungo la strada locale Via Giannutri.
Durante la stagione invernale le acque meteoriche consentono di mantenere un buon livello di portata nel corso d’acqua favorendo così la costante pulizia dell’alveo dai detriti di qualsiasi natura trasportati dalla corrente; in questo è importante anche lo sporadico ma vitale contatto diretto con le acque del mare che si verifica in occasione delle mareggiate più intense.
Durante la stagione estiva, causa la forte riduzione delle precipitazioni e la prolungata assenza di uno sbocco a mare diretto, si verifica una considerevole riduzione del volume d’acqua trasportato con immediato ristagno maleodorante delle acque accentuato anche dalla concomitanza di temperature particolarmente elevate che provocano la putrescenza della flora presente nel canale e l’avvento di zanzare ed insetti di qualsiasi tipo, con forte disagio sia delle persone residenti nelle abitazioni adiacenti che dei passanti che si recano verso le spiagge comunali.
Per ovviare a questo problema è stata individuata una soluzione rapidamente attuabile con sistemi completamente naturali e senza alcun apporto di sostanze chimiche, che permettono di migliorare le condizioni del canale mediante un sistema di ossigenazione delle acque.
Il sistema di riossigenazione, che sarà installato in via sperimentale limitatamente sul tratto di canale che fiancheggia le abitazioni, consiste semplicemente nella installazione, lungo la sponda del fosso, di un compressore di adeguata potenza ed una tubazione semirigida di dimensioni limitate dalla quale, mediante semplici valvole di derivazione poste a distanza opportuna l’una dall’altra, l’aria in pressione viene deviata lungo cinque tubazioni flessibili che raggiungono il centro del canale dove sono poggiate sul fondo altrettante piastre soffianti dalle quali l’aria in pressione fuoriesce e risale con forza verso l’alto causando la movimentazione ed ossigenazione delle acque.
Tutte le tubazioni non sono interrate ma installate a cielo aperto cosicché il sistema così concepito, oltre ad avere un impatto ambientale praticamente nullo, comporta una occupazione minima del canale e risulta di facile rimozione, in caso di emergenza idraulica, mediante il semplice tiro delle tubazioni flessibili collegate alle piastre.
Della situazione è stato informato anche il Consorzio di Bonifica della Maremma Etrusca che ha offerto la propria collaborazione provvedendo alla pulizia della sponda interessata dalle installazioni.
“Onde evitare emergenze sanitarie o di igiene pubblica – spiega il vicesindaco e assessore all’ambiente Luca Benni – si procederà quanto prima all’installazione del sistema, dato atto comunque che saranno avviate tutte le procedure previste per l’ottenimento di idonea concessione da parte del competente ufficio provinciale, già peraltro messo a conoscenza della situazione, che autorizzi l’occupazione del bene demaniale ai fini della regolarizzazione della presenza delle installazioni nell’alveo del corso d’acqua”.