Comune di Terni: arriva la diffida del Prefetto. “Scongiurare lo scioglimento anticipato del consiglio”

Approvazione Bilancio – Il consigliere Valdimiro Orsini attacca l’amministrazione: “tanta approssimazione e presunzione”

TERNI –  “Sono mesi che il centrodestra non perde occasione per sottolineare gli errori del passato, utilizzati oggi per giustificare l’attuale inerzia amministrativa e per tentare di zittire l’opposizione, ma alla prova dei fatti l’efficienza è lontana da venire”. Lo dichiara in una nota il consigliere del Pd Valdimiro Orsini.

 

“E’ grave – prosegue il consigliere dem – che il prefetto abbia diffidato  l’attuale amministrazione comunale che ora ha venti giorni di tempo per approvare il bilancio di previsione e il consuntivo 2018 pena la decadenza.
Finora l’amministrazione Latini non è riuscita a votarlo in aula per le sue divisioni, gli errori amministrativi e procedurali collezionati.
L’attuale giunta ha grandissima difficoltà a condurre in porto gli atti di governo della città. Elenchiamo solo i passaggi a vuoto più macroscopici come i bandi per la Cascata delle Marmore, del Caos, del trasporto dei disabili, della manutenzione del Verde o i mesi persi sul palazzetto dello sport o il centro federale di canottaggio a Piediluco.
Ora siamo al bilancio, l’atto fondamentale della vita dell’Ente. In aula c’è sempre qualche consigliere di maggioranza che fa la corsa a invocare l’alibi del passato.

 

Come consigliere che ha sempre creduto nella autonomia del proprio ruolo non ho mai nascosto gli errori di ieri, anzi li ho sottolineati fin da subito, anche a costo, di ricoprire posizioni scomode e marginali. Oggi non posso non vedere che c’è tanta approssimazione, tanta presunzione, tante divisioni all’interno della maggioranza e soprattutto della Lega. I continui rinvii sono dettati dagli errori ma anche dalle assenze che si registrano in aula.
Respingo con sdegno, infine, ogni accusa di sfascismo. Ho sempre evidenziato gli errori nelle procedure ad inizio delle sedute del consiglio comunale, dando la possibilità alla maggioranza di correggerli. Avrei anche potuto evidenziare l’illegittimità degli atti, una volta approvati. Chiedendole l’annullamento e creando ulteriore caos. Una scelta di responsabilità della quale, anche di fronte ad accuse scomposte e pretestuose di qualche consigliere di maggioranza, non mi pento.
Mi auguro nell’interesse di una città che ha bisogno di stabilità che non emergano ulteriori problematiche per l’approvazione del bilancio e che si riesca a scongiurare lo scioglimento anticipato del consiglio comunale”.