Continua l’odissea che da troppo tempo coinvolge i pendolari che, dalla Tuscia, devono raggiungere la capitale e viceversa. Più volte hanno parlato di “carro bestiame”, oggi, si rivolgono al nuovo ministro Paola De Micheli sperando di essere ascoltati.
Gentile Signora Ministro,
a distanza di 20 giorni dal suo insediamento, nuova giornata di forti disagi per i pendolari.
Nel pomeriggio di martedì 24 settembre, a partire dalle ore 14 sulla linea ferroviaria Roma-Orte, si sono registrati cancellazioni e forti ritardi fino a 90 minuti, che si sono protratti fino a sera inoltrata.
La storia si ripete: gli AV mantengono sempre la precedenza, i regionali veloci vengono soppressi e i pochi confermati partono in ritardo, sovraffollati e con scarsa areazione a bordo.
Gentile Ministro, restiamo in attesa di una Sua convocazione per illustrarle le problematiche della nostra quotidianità e Le rinnoviamo l’invito (mail del 6/09/2019) a frequentare i treni che collegano Roma a Orte, per rendersi conto delle condizioni penose in cui viaggiamo: in ritardo, spesso in piedi, in assenza delle più elementari norme di sicurezza, e dirottati sulla linea convenzionale tra Roma e Orte senza preavviso.
Siamo veramente stanchi. Come chiesto più volte, ci attendiamo che il Mit in futuro tenga conto della nostra situazione e caldeggi contratti di servizio con Trenitalia (oppure il gestore della rete) che sanzionino i ritardi consistenti (sopra i 30 minuti) dei treni utilizzati dai pendolari.
Saremo lieti in una Sua cortese risposta e magari in un confronto diretto, presso il Ministero da Lei diretto.
Distinti saluti,
CoPeO