Carissime e carissimi,
e’ deceduto questa notte don Dante Bernini, vescovo emerito, persona buona, costruttore di pace, luminosa figura della nonviolenza. Era un punto di riferimento per ogni persona bisognosa di aiuto come per ogni persona impegnata nella solidarieta’ concreta, per il bene comune dell’umanita’, per la salvaguardia del mondo vivente.
La camera ardente sara’ allestita questa stessa mattina di venerdi’ 27 settembre 2019 nel coro del santuario di Santa Maria della Quercia, nella frazione di Viterbo in cui era nato il 20 aprile 1922, ed in cui era tornato a vivere nell’operosa sua vecchiaia. Sempre presso il medesimo santuario si terranno domani, sabato 28 settembre, i funerali.
Anni fa, in occasione della Giornata internazionale della nonviolenza, la citta’ di Viterbo gli aveva espresso la sua gratitudine con la seguente motivazione: “”Vescovo emerito della diocesi di Albano, gia’ presidente della Commissione Giustizia e Pace della Conferenza Episcopale Italiana e gia’ membro della “Comece'” (Commission des Episcopats de la Communaute’ Europeenne), una delle figure piu’ illustri dell’impegno di pace, solidarieta’, nonviolenza, che nell’arco dell’intera sua vita come sacerdote e come docente e’ stato costantemente impegnato per la pace e per la giustizia, nella solidarieta’ con i sofferenti e gli oppressi, nell’impegno per la salvaguardia del creato, nella promozione della nonviolenza, unendo all’adempimento scrupoloso dei prestigiosi incarichi di grande responsabilita’ un costante ascolto di tutti coloro che a lui venivano a rivolgersi per consiglio e per aiuto, a tutti sempre offrendo generosamente il suo conforto e sostegno, la sua parola buona e luminosa e l’abbraccio suo saldo e fraterno” (dalla motivazione del riconoscimento attribuitogli il 2 ottobre 2014, nella Giornata internazionale della nonviolenza, dalla Citta’ di Viterbo con una solenne cerimonia nella Sala Regia di Palazzo dei Priori); e successivamente, il 13 aprile 2015, nell’anniversario della promulgazione della “Pacem in Terris”, era stata realizzata in suo onore a Viterbo una “Giornata per la Pace”.
Ogni persona amica della nonviolenza, ogni persona misericorde, ogni persona sollecita della vita e della dignita’ di ogni essere umano, del bene comune dell’umanita’ e del mondo vivente perde un amico, un maestro, un compagno. Resta viva la sua testimonianza, non si estingue il bene realizzato. La sua memoria continuera’ a donarci conforto e luce, a convocarci a compiere i comuni doveri che inverano i diritti di tutti nella liberta’ universalmente condivisa, nella giustizia accudente e generosa, nella fraternita’ che ogni essere umano riconosce e raggiunge, e difende, e sostiene.
Il “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” di Viterbo