Lo scontro sul “Natale” ha prodotto le prime azioni. Blitz della Finanza nella sede Spazio Eventi srl della Fondazione e presso l’assessorato alla Cultura del Comune
VITERBO – Da una parte Filippo Rossi e i suoi ripetuti attacchi contro tutto e tutti quelli che, in qualche modo, hanno minato la sua “creatura” e hanno “osato” ficcare il naso.
Dall’altra Fantaworld, la società che per anni ha collaborato con la “Rossi band” e che, stufa di essere co-protagonista di un evento che curava al 100% è riuscita a vincere la sfida e diventare la nuova realtà natalizia cittadina.
Dagli scontri sui social, conferenze stampa, fughe tra Sutri e compagnia dicendo, sono iniziate ad arrivare anche le prime carte bollate.
Da una denuncia presentata da Fantaworld contro Caffeina, la Guardia di Finanza è uscita allo scoperto sequestrando pacchi di documenti.
Su mandato della Procura della Repubblica di Viterbo, ieri, blitz nella sede Spazio Eventi srl, di Fondazione Caffeina e in comune negli uffici dell’assessorato alla Cultura.
Dunque lo scontro sull’organizzazione del Natale nel cuore di Viterbo ha prodotto, dopo la fuga di Caffeina a Sutri, l’azione giudiziaria il sequestro di documenti da parte dei pubblici ministeri, Stefano D’Arma ed Eliana Dolce, diposto dal loro capo, Paolo Auriemma.
Da una parte la società Fantaworld, che ha curato il villaggio natalizio a Viterbo per Caffeina fino allo scorso anno e direttamente per quello in arrivo, dall’altra la stessa fondazione e Spazio Eventi.
Il 15 ottobre Andrea Radanich di Fantaworld ha presentato denuncia querela contro Spazio Eventi e il suo amministratore unico Giuseppe Berardino, indagato “del reato di cui all’articolo 646 n. 11 del codice penale” per essersi impossessato al fine di trarne profitto, abusando della qualità d’amministratore unico della Spazio Eventi srl, di parte dei beni oggetto del contratto di compravendita di cui alla fattura 20 del 18/12/2018, emessa dalla Spazio Eventi”.
Questo quanto si legge nella pagina che dispone le perquisizioni e l’avviso di garanzia a carico di Berardino.
Berardino è dunque iscritto nel registro degli indagati per appropriazione indebita a seguito della denuncia di Fantaworld.
Il “contratto di compravendita” di cui scrive la procura riguarda il materiale conteso per l’allestimento del villaggio natalizio.
Il 25 ottobre il decreto di sequestro, che ieri è stato eseguito dalla guardia di finanza: “In quanto trattasi di cose necessarie al fine di accertare quali siano allo stato i beni di proprietà o nella disponibilità di ciascun soggetto”.
Anche Caffeina ha presentato denunce contro la Fantaworld. Insomma, dietro tutte queste carte bollate è evidente che, il giro di soldi, il business, deve essere davvero ambito da entrambe le parti.