Giulivi: “Bene, ma andiamo avanti per contrastare il progetto”
TARQUINIA – La riunione di ieri con l’assessore con delega ai rifiuti Massimiliano Valeriani alla Pisana ha messo in luce due aspetti: la contrarietà della Regione e la compattezza del territorio per scongiurare la realizzazione del termovalorizzatore nel comune di Tarquinia, al confine con Civitavecchia ed Allumiere.
“Ringrazio l’assessore Massimiliano Valeriani – ha commentato il sindaco di Tarquinia Alessandro Giulivi – per aver invitato le massime istituzioni del territorio, Sindaci, consiglieri Regionali, ma anche comitati locali al confronto su un tema urgente come quello dell’Impianto di Recupero Energetico di Tarquinia in località Pian D’Organo – Pian dei Cipressi, proposto dalla A2A Ambiente SpA , in fase di valutazione di impatto ambientale, presso la Regione Lazio. L’incontro in regione è stata un’importante occasione di approfondimento e discussione sul tema dell’incenerimento, sul piano dei rifiuti vigente e su quello che il Consiglio Regionale si appresta ad approvare nei prossimi mesi. Il dibattito si è arricchito anche delle dichiarazioni dell’assessore Valeriani sulla contrarietà all’incenerimento, dalla Giunta della Regione Lazio, dell’impegno nel velocizzare l’approvazione del nuovo Piano Rifiuti, vede promuovere l’economia circolare, in perfetta coerenza con le linee strategiche dell’Unione Europea che vede il ricorso all’incenerimento dei rifiuti marginale, rispetto al riutilizzo o al riciclo. Bene che l’assessore insieme ai consiglieri di maggioranza, sostengano un parere sfavorevole e che detta contrarietà la sosterranno in un ordine del giorno nel Consiglio Regionale straordinario convocato per il 20 Novembre, sul tema sull’emergenza rifiuti”. Tutto importante, secondo Giulivi, ma non basta. “Come Sindaco non posso accontentarmi di queste promesse – ha aggiunto – né tantomeno possono farlo i cittadini della mia città, l’iter autorizzativo dell’impianto di termovalorizzazione è sul tavolo della Regione Lazio, fintanto che non vedremo la parola fine, non ci fermeremo, neanche davanti a parole rassicuranti. La nostra amministrazione continuerà a lavorare per fermarlo, come sottolineato al tavolo, non ci sono colori politici in questa battaglia, c’è solo in nostro motivato dissenso che pesa e peserà su tutto. Non voglio rispondere alle provocazioni di colore politico, come ho avuto modo di chiarire, oggi al tavolo organizzato dall’assessore Valeriani, “il giorno che ho messo la fascia da Sindaco, mi sono impegnato a difendere tutti i cittadini e quindi, il mio impegno sarà sostenere fino in fondo, il parere sfavorevole espresso, all’unanimità, dal consiglio comunale”.
Sull’argomento sono intervenuti anche i consiglieri regionali del territorio Silvia Blasi, Devid Porrello, Gino De Paolis, Marietta Tidei, Enrico Panunzi e Emiliano Minnucci. “L’assessore Valeriani, riprendendo i contenuti del Piano Rifiuti già adottato, ha dichiarato la precisa volontà della Giunta regionale di abbandonare il ricorso all’incenerimento dei rifiuti per indirizzare la gestione verso un’economia di tipo circolare – hanno spiegato – nello specifico della procedura in essere per l’impianto di Tarquinia, ciò si concretizzerà con contrarietà alla realizzazione dell’inceneritore in sede di conferenza di servizi che trova fondamento proprio nel Piano Rifiuti regionale, strumento deputato a definire il fabbisogno impiantistico per lo smaltimento dei rifiuti, attualmente sottoposto a procedura di Vas che dovrebbe concludersi nei prossimi giorni così da essere trasmesso in Consiglio Regionale nelle prossime settimane per la sua definitiva approvazione. L’impegno dei consiglieri presenti all’incontro è stato quello di esprimere la netta contrarietà in sede di Consiglio attraverso la presentazione di un ordine del giorno che verrà discusso nella prossima seduta fissata per mercoledì 20 nell’ambito della discussione sul tema dei rifiuti. Inoltre, nelle more dell’approvazione del Piano che richiederà comunque alcuni mesi, prenderemo in considerazione l’opportunità di presentare un intervento legislativo che sospenda tutti gli iter amministrativi per la realizzazione di nuovi impianti di incenerimento di rifiuti. Consapevoli della gravità della minaccia di un ulteriore impianto ad alto impatto per l’ambiente e la salute della popolazione del comprensorio e condividendo appieno la preoccupazione manifestata dai sindaci e dai comitati – hanno concluso – manterremo alta l’attenzione su questa procedura amministrativa come per le altre che incombono sul nostro territorio”.
“L’incontro è stato utile – ha aggiunto l’assessore all’ambiente del comune di Civitavecchia Manuel Magliani – perché è servito per avere dall’assessore le garanzie sul fatto che non vi sono progetti di inceneritori all’interno del Piano rifiuti. E visto che il documento sarà presto portato in Consiglio regionale, ringrazio i consiglieri Blasi, De Paolis, Minnucci, Panunzi, Porrello, Tidei per l’attenzione che stanno ponendo alle richieste dei nostri Comuni. Assieme al Sindaco di Tarquinia Alessandro Giulivi e a quello di Allumiere Antonio Pasquini, siamo tornati ad esprimere la netta contrarietà del territorio, che sarà ribadita anche in occasione della conferenza dei servizi che la Regione Lazio, a detta dell’assessore Valeriani, dovrà comunque aprire. I nostri Comuni stanno andando con forza verso processi di massimo recupero possibile, in quello stesso principio dell’autosufficienza dei territori che pare essere alla base del Piano rifiuti. La termovalorizzazione si pone invece fuori da ogni perimetro, anche perché gli impianti hanno bisogno di cicli trentennali per l’ammortamento degli investimenti, mentre invece nel 2030 saranno definitivamente superati dalla normativa. Manterremo comunque alta l’attenzione, partecipando alla procedura richiesta dalla società, cui riteniamo, peraltro che debba essere ammesso anche il Comune di Allumiere, sollevando ogni tipo di eccezione e contestazione utile a contrastare il progetto”.
A richiedere l’incontro il comitato Sole, formato da cittadini che vogliono tutelare salute e ambiente. “Abbiamo richiesto l’incontro – hanno spiegato – nell’intento di rappresentare le vive preoccupazioni dei cittadini verso questa ennesima servitù tossica che si vorrebbe realizzare, con lo scopo di ottenere atti concreti e tangibili che garantiscano esito negativo alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale che invece, attualmente, procede senza reali ostacoli il suo iter. Ovviamente il discorso e le valutazioni sono stati estesi alla sciagurata ipotesi di realizzazione di impianti di incenerimento su tutto il territorio regionale e non limitatamente alla zona attualmente sotto attacco. Nell’esprimere soddisfazione per la contrarietà espressa dalla totalità dei decisori istituzionali, per contro dobbiamo, però, esprimere profonda perplessità rispetto alle loro affermazioni che non è possibile intervenire in alcun modo rispetto ad un iter amministrativo che dà invece la possibilità a privati, di proporre progetti come quello della A2A, senza alcuna possibilità da parte della politica di fermare sul nascere tali proposte. Ma su questo non intendiamo indietreggiare di un passo e torneremo ad incalzare l’Assessore ed i Consiglieri regionali affinché si impegnino ad approvare una soluzione normativa che possa dare tranquillità ai territori interessati ed interrompa i procedimenti in itinere. Resta pertanto la ferma volontà da parte del comitato e dei cittadini che si oppongono a questo nuovo attacco ad un territorio da troppo tempo martoriato da servitù tossiche, di proseguire la propria mobilitazione fino a che la politica non darà certezze ad un no, finora solo pronunciato, attraverso atti concreti”. Domani il comitato parteciperà al Consiglio regionale sul problema dell’emergenza dei rifiuti nel Lazio. “Non demorderemo – hanno concluso – la politica se ne faccia una ragione,perché siamo consapevoli che la strada è ancora lunga e ne va del futuro della nostra terra”.