Roma – Consumi mai effettuati, importi richiesti e non dovuti, fatture salatissime.
Il mal costume delle “bollette pazze”, alquanto in voga negli ultimi tempi, è stato finalmente stroncato con un emendamento proposto da Fratelli d’Italia.
Con questo freno posto nella manovra, d’ora in poi sarà bloccata una consuetudine ormai diffusa tra gli operatori di acqua, luce, gas, telefonia ed energia: quella di emettere fatture “gonfiate” creando enormi danni economici e macchinose procedure burocratiche per la richiesta di eventuali rimborsi.
Emblematico al riguardo, il caso dei cittadini esasperati di Tarquinia che hanno preso d’assalto gli sportelli aperti espressamente per contestare le bollette di Talete con cifre astronomiche frutto di errori o calcoli errati dei consumi.
In soli tre giorni, centinaia sono state le segnalazioni di utenti che si ritrovano a pagare i debiti di una cattiva gestione societaria, non avendo mai avuto, prima d’ora, adeguati strumenti per tutelarsi.
Da oggi, grazie all’approvazione dell’ emendamento di Fratelli d’Italia, nella manovra è stato messo un freno, atteso da tempo, alle fatture non proporzionate agli effettivi consumi, stoppando richieste spesso inique ed importi non dovuti alle società operanti nel mercato.
Nell’emendamento, fortemente voluto dal partito di Giorgia Meloni, si stabilisce che, se un gestore chiederà somme non dovute a un cittadino, sarà tenuto, oltre al rimborso degli eventuali importi riscossi, anche a un risarcimento danni, in misura pari al 10% di quanto indebitamente richiesto.
Il risarcimento, inoltre, non sarà mai comunque meno di 100 euro.
Fratelli d’Italia si dimostra, come sempre, dalla parte dei cittadini: da oggi la pacchia per queste società è finita e, finalmente, ci sarà più giustizia per i consumatori.
Mauro Rotelli
Deputato Fratelli d’Italia