Un gruppo di lavoratori si trovano all’interno della sede dell’Adsp: vogliono certezze e chiarezze. La Fiom scrive alla Royalton. Poi l’incontro con il presidente di Majo
CIVITAVECCHIA – Prosegue la protesta degli ex lavoratori Privilege. Dopo il presidio fuori l’Authority e quello al terminal crociere, in occasione della messa e dello scambio di auguri per tutta la comunità portuale, questa mattina hanno occupato la sala riunioni al piano terra di Molo Vespucci. Vogliono chiarezza, certezze, vogliono essere ascoltati, vogliono capire se vi siano o meno speranze per il cantiere da 11 ettari alla Mattonara e, soprattutto, vogliono tornare a lavorare. L’ennesimo rinvio della firma tra Adsp e Royalton per la concessione dell’area demaniale preoccupa, e non poco, gli operai. Con la Fiom che, nei giorni scorsi, ha scritto una lettera proprio ai vertici della società maltese e a quelli di Unindustria.
“Spett.le Società, abbiamo appreso dagli organi di informazione della Vs volontà di istituire un fondo di sostegno agli ex lavoratori del cantiere Privilege di Civitavecchia: sarebbe un’iniziativa lodevole. Gli ex lavoratori di quel cantiere e loro famiglie stanno ancora subendo le conseguenze del fallimento, con gli ammortizzatori sociali ormai esauriti ed ormai troppo tempo passato tra difficoltà e incertezza, ma con la forte volontà di riprendere in mano il loro lavoro, il loro cantiere. Auspichiamo la firma definitiva in tempi brevissimi, entro la prossima settimana. Ma, a prescindere da tutti gli altri eventuali approfondimenti che comunque saranno da rispettare, a causa dei necessari tempi tecnici di avvio dei lavori non si conosce ancora la data effettiva di inizio e rimane una grande incertezza sul tempo che passerà fino a quel momento. Vi chiediamo in ogni caso un incontro urgente, per trovare soluzioni immediate che consentano alle maestranze di riprendere l’attività da subito e fino all’inizio effettivo del cantiere”.
Ad incontrare i lavoratori è stato il vicesindaco ed assessore alle politiche portuali Massimiliano Grasso.
Una lunga mattinata con i lavoratori irremovibili. “Noi da qui non andiamo via finché non avremo un incontro con il presidente dell’Adsp (Francesco Maria di Majo, ndr)”. Ad incontrarli, ancora una volta, il segretario generale di Molo Vespucci Roberta Macii ma i lavoratori sono stati chiari e soltanto verso le 13 la situazione si è sbloccata. Alle 17, infatti, il presidente di Majo (raggiunto telefonicamente) ha accettato di incontrare tutti i lavoratori insieme al vicesindaco Massimiliano Grasso”.
Si sono dati appuntamento a giovedì prossimo gli ex Privilege e il presidente dell’Autorità Portuale, Di Majo per sapere che sarà del futuro dei lavoratori. Nel giorno nel quale potrebbe arrivare la firma della Royalton sulla concessione del cantiere, dove si trova lo scafo P430, le due parti torneranno a vedersi dopo la riunione di oggi.
Nel frattempo il numero uno di Molo Vespucci ha dato la massima disponibilità a prendersi in carico la questione che riguarda i circa quindici lavoratori che stamattina avevano occupato una sala dell’Authority chiedendo di essere ricevuti da Di Majo. Il presidente si è detto disponibile a ricollocare, al di là se ci sarà o meno la firma della Royalton, i dipendenti nell’ambito delle possibilità dell’ente e ovviamente nei termini di legge. Anche l’amministrazione comunale, rappresentata dal vicesindaco Massimiliano Grasso si è detta disponibile, qualora ci fossero problemi per l’Authority, di provare a ricollocare i lavoratori. “Anche se non spetta direttamente a noi – spiega Grasso – è normale che ci mettiamo a disposizione per fare la nostra parte. Intanto vediamoci giovedì e dopo il possibile incontro tra Royalton e Autorità Portuale tireremo le somme”.
Soddisfazione a metà per i lavoratori, che aspettano con ansia delle risposte certe sul proprio futuro. “Siamo stanchi delle parole – affermano – e speriamo di essere vicini alla soluzione di questa vicenda. Chiediamo solamente di lavorare, niente di più. Ormai siamo a ridosso di questa scadenza, quella di giovedì, vediamo se Royalton o non Royalton, riusciamo a far valere il nostro diritto sacrosanto di lavorare. Siamo vicini al Natale, il quinto che passiamo senza soldi, speriamo arrivi perlomeno qualche buona notizia”.