Scopriamo le carte. Il famoso Mister X che tanto serve alla causa per dilatare i tempi è Gaudenzio Parenti. Le frasi che il presidente dell’AdSP Di Majo avrebbe estrapolato dal port advisor della CPC sono frutto della sua fantasia ed immaginazione. Ci sono registrazioni che lo smentiscono
CIVITAVECCHIA – Abbiamo morso la lingua, in senso metaforico, in questi giorni quando, il presidente dell’AdSP Francesco Maria Di Majo, lo chef operating officer William Gassen sostenuti, in modo grottesco anzi, ridicolo, dal presidente di Unindustria Civitavecchia, Stefano Cenci, referente locale della società maltese, hanno messo in piedi una sceneggiata da far invidia al grande Eduardo De Filippo.
A chi fa comodo aver inventato questo fantomatico Mister X e perché?
Perché Stefano Cenci, qualche giornalista, lo stesso presidente Di Majo che ha scritto a Gaudenzio Parenti, alias Mister X, continuano a fare questo ridicolo gioco?
Semplice. Fa comodo avere una scusa per poter far scoprire le carte alla Procura di Civitavecchia. Già perché più di Mister X in questa vicenda c’è da aver paura di Mister Magrì (nella foto con il presidente dell’AdSP).
Il faccendiere braccio tutto affare del presidente Di Majo, che ha trattato l’affare Royalton in tutte le sedi insieme all’avvocato Vito Parenti pur non avendone titolo, è l’obiettivo dal quale distogliere l’attenzione della Procura di Civitavecchia.
Già il vero problema si chiama proprio Ivan Magrì e fatela finita, una buona volta, con questa buffonata di Mister X. Per favore. La gente si lascia prendere in giro un po’, quando poi si esagera e la presa è per i fondelli un vaffancina ci scappa tutto.
Sul perché Stefano Cenci ancora rappresenti gli industriali a Civitavecchia è un mistero come dei tanti in Italia. Inutile come figura politica dell’ente ed altrettanto come professionista se così lo possiamo definire. Gente come lui ha alimentato dissapori e niente più. Come dimenticare l’esclusione dal consiglio di Gino Capponi di Minosse qualche annetto fa?
Perché Stefano Cenci, Vito Parenti e Francesco Maria Di Majo non vanno dal Procuratore Vardaro, questo sì, a chiarire i loro rapporti con il faccendiere Magrì ormai scaricato dalla sinistra romana che si vanta tanto di controllare?
Visto che hanno il telefono sotto mano del presidente ci vuole poco a vedere con quanta frequenza l’associazione di amici si sentiva e si vedeva.
Adesso leggetevi la lettera strappalacrime di William Gassen e subito dopo le nostre considerazioni
Cari amici di Civitavecchia,
Vogliamo ribadire il nostro impegno verso la comunità e il nostro investimento in Mattonara. Purtroppo, queste circostanze di garantire l’uso della proprietà nel porto non sono semplici come l’affitto di una villa sul mare. Ci sono mandati costituzionali di molti regolatori, e tutti devono essere soddisfatti. L’Autorità Portuale, il Tribunale Fallimentare, le Regole della Navigazione dello Stato Italiano, e ora il Procuratore dello Stato che persegue il Mister X….. hanno tutti una partecipazione al processo che complica il completamento della Concessione.
Non per un attimo si diminuisce l’onere sociale e finanziario che la debacle di Privilege Yard ha posto sugli ex lavoratori e cittadini di Civitavecchia. E’ stata una situazione terribile per la quale avremmo voluto trovare una soluzione, prima d’ora. Il progetto ex Privilege è stato per noi un’impresa costosa. Dall’ottobre 2017, abbiamo oltre 20 milioni di euro chiusi in un cantiere su cui non possiamo agire. Con una pausa, ma senza rimpianti, ci rendiamo conto che lo stesso investimento negli Stati Uniti Dow Jones avrebbe già restituito oltre 6 milioni di euro. In sostanza, abbiamo perso l’intero prezzo del Cantiere. Tuttavia, insistiamo sull’importanza di questo progetto, per noi e per la gente di Civitavecchia.
Riconosciamo l’onore e la dignità della forza lavoro ex-Privilege. Comprendiamo che uomini e donne leali vogliono solo lavorare e provvedere alle loro famiglie. Ed è grazie al loro talento, alla loro esperienza e alla loro abilità artigianale che siamo determinati a rimanere e completare la P430 alla Mattonara. Permettetemi quindi di essere chiaro sulla proposta di fondo alternativo che abbiamo introdotto la settimana scorsa. In primo luogo, vogliamo fornire posti di lavoro. Nel peggiore dei casi, se non siamo in grado di fornire posti di lavoro e siamo costretti ad abbandonare il cantiere navale in seguito al ribaltamento della vendita, vorremmo istituire un fondo per i lavoratori. Dovrebbe quindi essere compreso:
-) Se la concessione è concessa, tutti vanno a lavorare.
-) Se la concessione non è concessa, ma Royalton è autorizzata a preparare la nave per il varo o completare la P430 come inquilino senza concessione….. tutti vanno a lavorare.
-) Se la concessione non viene concessa, la vendita all’asta viene annullata, 6,5 milioni di euro restituiti a Royalton, e Royalton è costretta ad essere sfrattata e ad abbandonare il P430…. Royalton istituirà un fondo di 1,5 milioni di euro per gli ex lavoratori.
Vogliamo che questo progetto vada avanti. Abbiamo grande fiducia e grande stima per i nostri rappresentanti che ci guidano in questa materia. Abbiamo sempre tenuto l’Avv. De Rosa, il Presidente Di Majo e il Segretario Generale Macii con grande rispetto e fiducia. Comprendiamo che ogni leader ha le proprie regole e linee guida da seguire. Crediamo che tutti, nel loro cuore, vogliano che il progetto vada avanti. Tutti, tranne forse il Mister X, che ci tiene tutti qui in ostaggio, fino a quando il pubblico ministero non ha completato il suo lavoro.
Vogliamo che questo progetto vada avanti. Abbiamo la massima stima, ammirazione e stima per i nostri rappresentanti che ci guidano in questa materia. Inoltre, abbiamo sempre tenuto Avv. De Rosa, il Presidente Di Majo e il Segretario Generale Macii con grande rispetto e fiducia. Comprendiamo che ogni leader ha le proprie regole e linee guida da seguire. Crediamo che tutti, nel loro cuore, vogliano che il progetto vada avanti. Tutti, tranne forse il Mister X, che ci tiene tutti qui in ostaggio, fino a quando il pubblico ministero non ha completato il suo lavoro.
Infine, ci auguriamo che tutti voi siate pazienti con noi mentre ci difendiamo dalle false e calunniose affermazioni del misterioso Mister X.
Cordiali Saluti
La prima cosa che ci viene da dire, leggendo questo “libro cuore” è grazie Mister X, pardon, Mister Gassen. La seconda è che, nel frattempo, questo milione e mezzo di euro tanto sbandierati potrebbe cominciare a metterlo davvero sul piatto e aiutare chi da questa vicenda ha davvero sofferto e soffre, cioè i lavoratori.
La terza cosa, esimio Gassen, la prossima volta che mette piede a Civitavecchia avvisi i giornalisti e li incontri insieme al suo referente locale, quel Stefano Cenci, che abbiamo un sacco di domande da porle e da porvi (ovviamente a lei e al presidente Di Majo, vista l’inutilità del Cenci).
Adesso che sapete come si chiama Mister X fatela finita, una buona volta, con questo scaricabarile sulle responsabilità di chi deve o non deve o doveva controllare perché, bontà sua (altrimenti lo avrebbero fatto a pezzi), il buon ed onesto Gaudenzio Parenti, quella chiacchierata, se l’è registrata conoscendo i soggetti.
Quello che si può ascoltare da “nastro” differisce in modo sostanziale dalla lettera di diffida e denuncia che il presidente Di Majo ha scritto a lui e per conoscenza in Procura. Forse il presidente, ancora scosso dagli avvisi di garanzia arrivati e conscio di quelli in arrivo, ha preso lucciole per lanterne. Ha capito fischi per fiaschi, X per M insomma.
Invece di scrivere minchiate, fate la cortesia, fate i seri se avete ancora a cuore le sorti del Porto e della Città.
Convocate una conferenza stampa dove sarà musica ascoltare le risposte alle nostre domande che per conoscenza potete girare in copia alla Procura senza dover ricorrere a questi miserevoli giochi.
Se poi la Procura di Civitavecchia vuole ricostruire la genesi dell’operazione lo può fare benissimo e in poco tempo.
Non deve far altro che convocare Ivan Magrì, lui sì che sa tutto, altro che Mister X.
Letter to Civitavecchia -12-17-2019