Ladispoli – Il 7 febbraio si sta avvicinando e tutta Italia, insieme a Marina e Valerio è in attesa di una delle sentenze più discusse del Paese: stiamo parlando dell’omicidio di Marco Vannini.
E’ la sera del 17 maggio del 2015, il ventenne Marco viene raggiunto da un colpo di pistola mentre si sta lavando a casa della sua fidanzata, a Ladispoli.
Si poteva salvare, come ha stabilito la super perizia del Tribunale sul corpo del giovane bagnino. “Una tempestiva attivazione del corretto iter diagnostico-terapeutico avrebbe garantito al Vannini un accesso a cure adeguate si sarebbero contrastate le complicanze post-operatorie, scongiurandone, con elevata probabilità, l’exitus” dichiarano gli esperti.
La Corte d’Assise aveva stabilito 14 anni per Antonio Ciontoli, capofamiglia e padre della fidanzata di Marco, per omicidio volontario con dolo eventuale. Tramutati in secondo grado a cinque anni, con derubricazione dei reati al solo omicidio colposo, compiuto quindi senza intenzionalità. Confermati tre anni a quasi tutti i presenti in casa al momento: Maria Pezzillo, moglie di Ciontoli e i due figli Martina e Federico, mentre è stata assolta Viola Giorgini, fidanzata del figlio di Contoli.
Una sentenza inaccettabile, per chi si è visto strappare un figlio così brutalmente:”Le urla disumane di mio figlio che chiede aiuto mi rimbombano in testa tutto il giorno” aveva affermato Marina Conte, e che diede vita alla campagna social #noninmionome con migliaia di tweet postati dagli utenti per esprimere solidarietà alla famiglia Vannini.
Ed oggi è ancora il mondo virtuale a raccogliere i tanti consensi degli italiani che chiedono “Giustizia e verità per Marco Vannini”, e proprio il 7 febbraio, giorno in cui si pronuncerà il supremo organo della Giustizia:la corte di Cassazione, il gruppo social con quasi 70 mila iscritti, ha organizzato una “passeggiata per la giustizia”. “L’evento nasce per stare vicino a Marina e Valerio.
È l’udienza più importante ma anche di speranza. Avvolgeremo la Famiglia senza fiaccole,bandiere e striscioni! L’udienza è alle 10 ma noi ci ritroveremo alle 9 in piazza Cavour a Roma. Chi clicca “parteciperà” deve essere sicuro di arrivare in piazza perché chiederemo le autorizzazioni. È un dovere morale esprimere la nostra indignazione partecipando.
È un dovere morale stare vicini a Marina e Valerio” si legge sulla loro pagina facebook.
Benedetta Ferrari