Vetralla – Comune: Revisione piano regolatore, la minoranza presenta esposto al prefetto

 

Vetralla –  I consiglieri di minoranza Lorena Ciucci (MoVimento 5 Stelle Vetralla), Giulio Zelli Menegali Iacobuzi (Noi per Vetralla), Giovanni Gidari (Progetto Vetralla) Dario Bacocco (Lista Civica – per Vetralla) in una nota indirizzata alla maggioranza consiliare chiedono chiarezza rispetto al consiglio comunale del 9 gennaio scorso, dove è andata in scena, secondo loro, la “farsa  del Piano regolatore.

“Noi consiglieri di minoranza (escluso Aquilani) non eravamo assenti a sorpresa, ma avevamo ben manifestato, nelle sedi opportune, tutte le nostre motivazioni sull’inopportunità di portare questo atto già in Consiglio, chiedendo uno slittamento di qualche giorno per poter procedere correttamente alla sua analisi e trovare eventuali correttivi condivisi.

A nulla sono valse le nostre richieste effettuate sia durante la capogruppo che tramite varie e-mail, questa maggioranza, come al solito, è totalmente disinteressata a ciò che il Consiglio Comunale potrebbe produrre.

Invece di cogliere quest’occasione per condividere degli obiettivi comuni, visto che il piano regolatore è uno strumento di tutta la cittadinanza e non ad esclusivo uso e consumo della maggioranza, con la solita arroganza lo hanno portato in Consiglio Comunale pieno di imprecisioni e inesattezze dando, a questo ente, una cattiva immagine.

A differenza di quanto da loro asserito, i tempi non c’erano minimamente perché le due commissioni sono state convocate due giorni prima della data del Consiglio e questo non avrebbe permesso di accogliere eventuali osservazioni o modifiche per rielaborare il documento correttamente nei tempi previsti dai regolamenti.
Comunque le osservazioni portate da alcuni nella commissione del 07/01 non sono state prese in considerazione dalla maggioranza così come non era loro interesse condividere gli intenti reali della modifica, a tali commissioni non era convocato ufficialmente neanche il tecnico che lo ha redatto.

Andando per ordine nel loro comunicato stampa, proclamano l’arrivo di questo strumento dopo molti anni. Ricordiamo che il piano regolatore era già vigente nel nostro comune ma che andava revisionato, criticità emersa subito, e che nel 2016 la revisione in corso fu ritirata da questa stessa maggioranza, a detta loro per migliorarla, ma ci hanno messo ben tre anni e mezzo.

Nel frattempo conferirono anche un incarico ad un responsabile esterno che si doveva coordinare con il professionista incaricato alla redazione proprio per questo scopo, ma in realtà fu un nulla di fatto. Non è certo di uno strumento nuovo, innovativo e dinamico come da loro asserito, ma la revisione del vecchio piano regolatore tanto che è scritto anche nelle premesse, chiare, della stesse relazioni che accompagnano questo atto, i nuovi strumenti sono i PUGC e nulla hanno a che fare con questo.

La montagna ha partorito il topolino.

Riguardo le consultazioni e le condivisioni da loro enunciate ci preme ricordare che furono incontri preliminari orali e orientativi in quanto, ne le relazioni ne le planimetrie erano ancora pronti. Sono di certo stati incontri positivi, ma andavano replicati perlomeno con i professionisti e tecnici della zona, ora che era scritto nero su bianco e nel dettaglio, promessa fatta anche dalla Vicesindaco durante un Consiglio Comunale, quando la delega era sua e non dell’Assessore Postiglioni.

Rispetto al consumo di suolo zero è una definizione un po’ opinabile in quanto le volumetrie vengono solo spostate e ripartite, rispetto la rigenerazione urbana c’è da dire che solo alcune zone sono state individuate per tale operazione ed altri no, senza che ci venga spiegata, politicamente, quale fosse la scelta che vi sia dietro, magicamente in alcune zone dove di edificato non c’è nulla, appaiono delle aree B1 (razionalizzazione e recupero di aree edificate).

Per non parlare poi del numero di errori per frasi incomplete, rimandi ad articolati non più esistenti, errori grafici e di mappa, mancata individuazione di alcuni immobili pubblici, che si evidenziano sia nelle norme tecniche di attuazione (che sono la rielaborazione delle vecchie e non nuove), sia nelle schede e nelle mappe. In questi pochi giorni a disposizione per analizzare il PRG già abbiamo rilevato i seguenti errori e lacune per non dire altro, già solo questi dovevano portare a delle correzioni opportune prima delle presentazioni di questi documenti, ricordando poi che soprattutto le schede andranno inviate in regione per la VAS (valutazione di impatto ambientale).

Ci accusano di avere disprezzo per il nostro ruolo e mancanza di responsabilità verso i cittadini – prosegue la nota –  al contrario partecipare a questa seduta avrebbe avuto questo senso, in quanto avrebbe voluto constatare che questo atto esistesse e fosse consono, invece il disprezzo ce l’hanno loro per il ruolo delle minoranze che avrebbero potuto apportare quantomeno le correzioni per evitare figuracce.

Vien da ridere poi alle varie risposte ricevute dove si invitava a correggerlo nei successivi 60 giorni, tempo per il quale dovrebbero essere i cittadini ad avere questa disponibilità e non i consiglieri a dover correggere le scritture, siamo certi che la boria di questa maggioranza non li ha portati minimamente a sfogliare, né guardare le 391 pagina (tra relazioni e tavole) del quale si compone la revisione del piano regolatore, altrimenti non si avrebbe avuto questo risultato.

Mentre loro si gongolavano dei “non risultati” noi abbiamo inviato un esposto al prefetto”.