ROMA – Vittorio Sgarbi polemizza con Fabio Volo che ieri ha sfidato Salvini dicendogli: “Perché non vai a suonare il campanello di un camorrista?”.
Dice Sgarbi: “Incomprensibile l’irritazione di Volo: sopravvaluta o sottovaluta Salvini. Si tratta di colpi di teatro e di provocazioni. D’altra parte se Volo avesse un figlio di cui si può identificare il pusher, dovrebbe avere il coraggio di affrontarlo. Questo ha voluto dire, con il suo gesto, Salvini, avendo anche il vantaggio di seguire una pista che lo portava verso un presunto spacciatore tunisino”
“Volo – aggiunge Sgarbi – non ha pensato che Salvini è candidato anche in Calabria e presto lo sarà in Campania. Nessun dubbio che risponderà positivamente alla sfida di Volo e andrà, con molti sostenitori, a suonare il campanello di un pusher della camorra o della ‘ndrangheta. Ne sono certo. A quel punto cosa dirà volo? Magari dirà: Salvini, perché non vai suonare il campanello della casa di Grillo, dove il figlio con un gruppo di amici forse drogati ha probabilmente stuprato una ragazza?“
Conclude Sgarbi: “Vorrà insistere Volo fino a che punto arriva Salvini? Non è detto che un giorno non suoni anche il suo campanello. Con molti auguri“