La società veronese che produce mangimi, la VRM srl, a maggio dello scorso anno ha emesso minibond per 5 mln di euro, tutti acquistati da Unicredit. Se vi siete persi la puntata di Report guardatela, vi conviene (MUTO COME UN PESCE)
CIVITAVECCHIA – Come al solito la politica civitavecchiese non c’ha capito niente o, per meglio dire, guarda la pagliuzza ma non vede la trave nel c.., pardon nell’occhio. Il nostro articolo sul nuovo impianto di itticoltura ha scatenato un vero e proprio vespaio di polemiche. Tutti se la prendono con quel povero Manuel Magliani che ha sbagliato sì, ma per essersi fidato di un dirigente che non gli ha raccontato a cosa andava incontro a pochi giorni dalla sua nomina ad assessore.
Mentre la politica cerca un colpevole da lapidare nella pubblica piazza, Civita Ittica Srl da Verona si prepara a realizzare uno dei centri più grandi d’Italia per l’allevamento di orate e branzini, diventando diretta concorrente dei greci che, al momento, hanno il primato della produzione di pesce da tavola.
Se avete tempo guardatevi la puntata di Report del 16 dicembre scorso. Noi ve lo consigliamo perché, tante cose, non le conoscono neanche quelli che, fino ad oggi, stanno inondando le redazioni di mail di fuoco contro la giunta Tedesco.
Questo il servizio di Report (cliccate sulla foto)
Ma chi sono questi di Civita Ittica (clicca qui e guarda il loro sito) che da oltre un decennio allevano orate e branzini nelle vasche sotto la centrale di Torre Valdaliga?
Sono gli stessi proprietari del più grande allevamento in mare italiano a pochi passi da Piombino, nel golfo di Follonica e l’isola d’Elba. Il servizio mostra dove, come e quanto producono quelle enormi gabbie in mare aperto.
L’amministratore di questa società lo conoscono tutti. E’ il vicentino Ugo Biasin. Precisiamo, tutti quelli con cui è andato a pranzo e con gli amministratori che hanno trattato, in qualche modo, questo argomento.
Questo è quanto investiranno, così una volta tanto mettiamo fine alle chiacchiere da bar:
[pdf-embedder url=”https://www.etrurianews.it/wordpress/wp-content/uploads/2020/01/1.-Istanza-Civita-Ittica-Allegato-C.pdf” title=”1. Istanza Civita Ittica – Allegato C”]
Dunque, un investimento di poco superiore ai 2 milioni e mezzo di euro.
Civita Ittica è una società partecipata al 5% da Ugo Biasin (che è comunque il proprietario) e al 95% dalla VRM Srl. Questa società, che ai più non dice nulla, è la più grande azienda produttrice di mangimi per pesci con un fatturato annuo intorno agli 80 milioni di euro.
La Vrm srl, con sede a Verona, attraverso il marchio Naturalleva produce in Italia e Croazia e commercializza in Europa, Africa e Asia, mangime per le principali specie ittiche sia marine che d’acqua dolce. (GUARDA IL SITO)
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Vrm srl è nata nel 2006 su iniziativa dell’imprenditore Ugo Biasin che, esperto nel settore, ha rilevato una società presente da oltre 30 anni al Centro Agroalimentare di Verona Mercato, specializzata nella commercializzazione di pesce fresco proveniente da tutta Europa destinato alla grande distribuzione italiana. L’impresa, che allora aveva un fatturato di 17 milioni di euro, è poi cresciuta rapidamente, tanto che nel 2009, con l’acquisizione del mangimificio Naturalleva di Cologna Veneta, ha ampliato la propria attività con la produzione di mangime per pesci, realizzando così un progetto di filiera.
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Ha comprato poi gli allevamenti di Civita Ittica srl, a Civitavecchia, e della croata Kornat Ittica doo, specializzata nella gestione di allevamento a mare di orate e branzini, in prossimità delle isole Kornati, di fronte al litorale di Zara.
Il progetto di acquisizione dell’allevamento Kornat Ittica doo ha visto la partecipazione diretta di Finest spa, partecipata da Friulia SpA, società finanziaria della Regione Friuli Venezia Giulia, dalla Regione Veneto, dalla Provincia Autonoma di Trento, dalla Simest e da alcune banche del territorio. Vrm ha chiuso il 2017 con ricavi per 76,2 milioni di euro e un debito netto di 17 milioni. Produce circa 40mila tonnellate di mangime (guardate il servizio di Report cosa contengono) e ci lavorano circa 30 persone.
[pdf-embedder url=”http://etrurianews.it/wp-content/uploads/2020/01/Societ�-Agricola-Civita-Ittica-srl-29.01.2020.pdf” title=”Societ� Agricola Civita Ittica srl 29.01.2020″]
Un suggerimento ai politici che adesso puntano il dito contro questo o quello. Il danno gigantesco è stato fatto dall’ex sindaco Antonio Cozzolino e dal suo assessore “verde” Manuedda. L’errore, o meglio l’orrore è stato anche quello di affidare la relazione ad un rup nel 2017 e consentire ad un assessore nominato da meno di 10 giorni di depositarla in sede di conferenza dei servizi.
Se non vi basta quello che avete letto per preparare le barricate contro questo scempio ambientale, vi suggeriamo di guardare la puntata di Report dove, per buona pace dell’ex consigliere pentastellato Emanuele La Rosa e il suo ridicolo articolo su Terza Strada, possono essere accusati di tutto tranne che:
1 – essere faziosi;
2 – essere di destra.
La mobilitazione a Civitavecchia tarda ma non a Tarquinia dove, il sindaco leghista Alessandro Giulivi, sta preparando una vera e propria contraerea legale per bloccare la realizzazione delle gabbie davanti alle spiagge ancora sane del litorale.