Chiesta l’archiviazione del progetto per l’inceneritore a Tarquinia

TARQUINIA – Una richiesta di archiviazione, partita come iniziativa dei comitati civici, ma che è già diventata un’azione formale del comune di Tarquinia, rispetto al progetto della società A2A, per la realizzazione di un inceneritore dei rifiuti in località Pian d’Organo-Pian dei Cipressi, progetto per il quale è aperta presso la Regione Lazio la procedura di valutazione di impatto ambientale.

Un’ipotesi che per i cittadini di Tarquinia andrebbe liquidata senza arrivare a mettere attorno a un tavolo tutti i soggetti interessati nell’ambito della conferenza dei servizi. Del resto l’iter lo prevede, prevede cioè che una volta acquisiti pareri e osservazioni, questa fase istruttoria si concluda con un diniego, rilevando in sostanza che il progetto è improponibile. Come accennato, lo scorso lunedì la lettera è stata indirizzata dal comune di Tarquinia a tutte le istituzioni coinvolte e a tutti i rappresentanti del territorio, in Regione e in Parlamento.

Primo destinatario il Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa.

La lettera, infatti, è anche un invito a tutti i destinatari a farsi promotori in prima persona della stessa richiesta di archiviazione del progetto.

Il presupposto della richiesta è «il contesto già fortemente critico per la pressione ambientale presente e futura» si legge nella missiva, dove si richiamano tutti i rilievi già pervenuti alla Pisana, rilievi che smontano punto per punto le previsioni progettuali, sotto il profilo paesaggistico, ambientale e dell’impatto sull’economia agricola locale, oltre che sul piano sanitario, evidenziando infine che l’impianto non è previsto nel vecchio piano regionale dei rifiuti, né in quello nuovo.

Del resto, nel quadro generale che si delinea all’orizzonte nell’area vasta che include i territori di Civitavecchia, Tarquinia, Allumiere, il problema dei problemi è proprio questo. La mancata approvazione dell’unico documento che consentirebbe di programmare la gestione dei rifiuti e di traghettare i territori fuori da emergenze che durano da decenni. Intanto i comitati hanno fatto anche altri passi. Sempre la scorsa settimana hanno formalmente chiesto di essere ascoltati dalla Decima commissione regionale – Urbanistica, politiche abitative, rifiuti, presieduta dal Movimento Cinque Stelle. Finora nessuna risposta.