Ecco le carte che dimostrano come la giunta regionale, Zingaretti, il Pd e la dirigente d’area, zitti zitti, stanno preparando il “biscotto” con la pescicoltura. In esclusiva per Etrurianews la delibera, le nuove mappe e i pareri. Giulivi e Tedesco pronti a dare battaglia ai finti ambientalisti del M5S e smemorati del Partito Democratico
CIVITAVECCHIA – I documenti che andremo a pubblicare in questo articolo hanno dell’incredibile. Ci sono personaggi politici che meriterebbero di essere messi a mollo dentro le gabbie d’allevamento di squali, altro che di spigole e orate. Procediamo per passi. L’arte della mistificazione, in questa vicenda, è stata messa in atto da due movimenti politici ben precisi: Movimento 5 Stelle e Partito Democratico.
Loro sono al Governo nazionale. Loro governano la Regione Lazio. Hanno governato, fino a giugno scorso, la città di Civitavecchia.
Sulla vicenda dell’allevamento ittico a mare, proposto dai venditori di mangimi della VRM srl di Verona, c’è una regista, Flaminia Tosini, che sta giocando un partita davvero imbarazzante e non capiamo perché, visto che sembrava amare questo territorio o forse, per vendetta, lo vuole oggi annientare.
Ha intorbidito talmente tanto le acque che, grazie al caos, sta facendo delle vere e proprie “porcate” amministrative.
Cominciamo con il documento della Capitaneria di Porto, a firma del comandante Leone, che ha spinto il Ministero a chiedere la riapertura della conferenza dei servizi:
Capitaneria di Porto – Tarquinia – Acquacoltura
Grazie a questa iniziativa, il sindaco di Tarquinia Alessandro Giulivi e il sindaco di Civitavecchia, Ernesto Tedesco, potranno chiedere spiegazioni alla delibera di giunta del dicembre scorso.
Una vera porcata, con la quale la Regione Lazio ha deciso di modificare, in modo unilaterale, le delimitazioni dei seguenti Siti Natura 2000 marini, contenuti nelle relative tavole di cui ai rispettivi Allegati B alle DD.GG.RR. nn. 554/2014, 555/2014 e agli Allegati B e B1 alla D.G.R. n. 604/2015, come sotto individuate:
“Fondali tra le foci del Fiume Chiarone e Fiume Fiora;
“Fondali antistanti Punta Morelle”;
“Fondali tra le foci del Torrente Arrone e del Fiume Marta”;
“Fondali tra Marina di Tarquinia e Punta delle Quaglie”;
“Fondali tra Punta S. Agostino e Punta Mattonara”;
“Fondali tra Punta del Pecoraro e Capo Linaro”;
“Fondali antistanti Santa Marinella”;
Questa la delibera:
DGR_2019-9822.stamped
Come si può leggere, nello stralcio della concessione ventennale concessa alla Civita Ittica srl, le coordinate sono cambiate, sono diverse e più vicine alla costa:
stralcio concessione demanialeFondale S.Agostino- Mattonara
A questo punto ci chiediamo a cosa servano i consiglieri regionali del litorale se si lasciano sfuggire queste cose. Da Montalto di Castro a Santa Marinella, decidono da Roma, cosa fare e soprattutto quando.
Guardate in che modo si stanno impadronendo anche del nostro mare.
A pensar male spesso si indovina, per questo non ci capacitiamo del perché, la giunta regionale e la dirigente Flaminia Tosini, per esigenze non sufficientemente comprensibili a noi comuni mortali, abbiano deciso di ridefinire i confini frastagliati della costa.
Guarda la coincidenza, in questo modo, si renderebbero vane le eccezioni sollevate in questi giorni sia dal Comune di Tarquinia che da quello di Civitavecchia. Infatti, e su questo ha ragione il sindaco Alessandro Giulivi, supportato in questo dal carteggio fornito dall’assessore Manuel Magliani, per vanificare le eccezioni che sarebbero sorte in questi ultimi tre mesi (cioè una volta scoperte tutte le carte) in ordine alle prossimità del SIC (Sito di Interesse Comunitario) e del ZSC (Zone Speciali di Conservazione), il confine di posizionamento delle gabbie è stato spostato a nord e quindi verso Tarquinia e molto più vicino alla costa.
Nicola Zingaretti deve delle spiegazioni. Per questo ci rivolgiamo al politico a lui più vicino, cioè il segretario del PD Stefano Giannini,e gli chiediamo di spiegarci perché è avvenuto tutto questo nel silenzio più assordante, a cominciare dal suo.
Per sabato è prevista una manifestazione di protesta, a tutela della Frasca, nella piazza antistante il Comune di Civitavecchia. Secondo il nostro parere la location e il bersaglio è decisamente sbagliato. Bisogna andare in Regione, alla Pisana, sotto la finestra di Nicola Zingaretti e di quei signori che, in giunta, hanno rifilato l’ennesimo “biscotto” a Civitavecchia e Tarquinia.