VITERBO – Identificato il ruolo anti-invecchiamento neurale in vivo di un componente dell’olio extravergine di oliva, l’idrossitirosolo, presente in abbondanza anche negli scarti di lavorazione. Riscontrati particolari effetti benefici negli anziani. I risultati pubblicati su Faseb Journal sono stati dimostrati da una équipe di ricercatori del Cnr e della Università della Tuscia.
Nel cervello dei mammiferi, in particolare nell’ippocampo, vengono prodotti nell’arco di tutta la vita nuovi neuroni. Questo processo denominato neurogenesi è indispensabile per la formazione della memoria episodica, come hanno dimostrato recenti ricerche: i nuovi neuroni dell’ippocampo vengono generati a partire da cellule staminali e durante l’invecchiamento ha luogo un calo progressivo di entrambi, che è all’origine di una drastica riduzione della memoria episodica. L’idrossitirosolo, composto naturalmente presente nell’olio extravergine di oliva, ha forti capacità antiossidanti e protettive sulle cellule, ed è noto che diversi fattori, tra i quali la dieta, sono in grado di stimolare la neurogenesi adulta.
E proprio in terra di Tuscia, c’è un produttore di olio EVO, Pierluigi Presciuttini, che con il suo frantoio con sede a Montefiascone, in provincia di Viterbo, porta avanti il recupero degli oliveti abbandonati, dal 2016 recupera le piante delle campagne circostanti, li rimette in produzione, recuperando così anche il territorio. Ecco che con questa ulteriore scoperta la scienza viene in suo supporto.
Effettuando la raccolta notturna si evitano i processi di ossidazione dovuti alla luce solare, le temperature più basse inoltre non innescano processi fermentativi. Immediatamente dopo l’estrazione l’Olio di Notte, viene microfiltrato ed imbottigliato in atmosfera protetta all’interno di un contenitore realizzato in uno speciale vetro violetto impenetrabile alla luce solare che, bloccando l’intero spettro luminoso, garantisce una protezione ottimale dai processi d’invecchiamento e aumenta la durata nel tempo delle caratteristiche pregiate ottenute da una raccolta precocissima. I valori di acido oleico libero ed il numero dei perossidi rimangono quindi molto bassi ed invariati, anche i polifenoli ne traggono giovamento.
Allo studio hanno partecipato ricercatori dell’Università della Tuscia: Carla Caruso del Dipartimento di scienze ecologiche e biologiche e un team del Dipartimento di Scienze agrarie e forestali composto da Roberta Bernini, Luca Santi e Mariangela Clemente, che ha sintetizzato l’idrossitirosolo con una nuova procedura brevettata.
Ancora oggi l’olio Evo è quello realizzato come nell’antichità, viene ricavato con la sola spremitura di olive sane, quelle che non hanno mai toccato terra e la sua lavorazione viene fatta unicamente con supporti meccanici senza l’aggiunta di additivi. In pratica, le olive non vengono sottoposte a trattamenti chimici, per questo oggi la cultura dell’Olio EVO di qualità sta diventando sempre più diffusa per tutti i benefici che apporta alla nostra salute, perché è un alimento sano, nutraceutico e fondamentale della cucina Mediterranea, recentemente è stato promosso a Farmaco dalle autorità Statunitensi.