Sarà chiesto alla struttura privata del Gruppo Giomi di diventerà una sorta di mini Spallanzani per tutti i contagiati. Per oggi si attendono dati sui contagi che qualcuno già sostiene siano spaventosi
CIVITAVECCHIA – I contagiati e soprattutto i deceduti della Città di Traiano hanno qualcosa in comune. Alcuni erano ricoverati all’Ospedale San Paolo altri nella Rsa Madonna del Rosario.
Anche ieri una giornata drammatica con tre decessi legati al coronavirus. Si tratta di una donna di 90 anni (Madonna del Rosario), un uomo di 85 e una donna di 80 (erano nel reparto in quarantena di Medicina al San Paolo), tutti con patologie pregresse.
Tutti i decessi sono avvenuti all’ospedale San Paolo. Il nuovo caso di positività al Covid 19, una donna civitavecchiese, anche lei ricoverata in una struttura.
Nella giornata di oggi, intorno a mezzogiorno, sono attesi i risultati dei tamponi fatti a decine negli ultimi quattro giorni.
Le indiscrezioni sono piuttosto preoccupanti. Tra operatori sanitari, personale e pazienti della Rsa Madonna del Rosario, sarebbero a decine i contagiati.
Parliamo di circa 60 pazienti in totale ricoverati nella struttura prima dello scoppio dell’emergenza. Per questo motivo oggi
I pazienti negativi sono stati intanto separati dal resto degli ospiti della struttura con personale apposito dedicato. Una percentuale molto elevata di positivi tra gli ospiti, al punto che pare che la Asl stia valutando la possibilità di creare nella Rsa una sorta di reparto Covid, trasferendo temporaneamente in altra struttura gli ospiti negativi.
Si tratta dunque di realizzare un moderno Lazzaretto dove ammassare i malati.
Poi c’è il secondo focolaio da tenere sotto controllo e cioè quello di medicina all’ospedale San Paolo.
Nei giorni scorsi sono state attivate diverse procedure che sembra abbiano fatto riscontrare, anche in questo caso, nuove positività tra i tamponi effettuati su personale e pazienti, anche asintomatici.
Se i dati attesi oggi daranno questi riscontri si apre una pagina ancora più buia per la città con restrizioni ancora più severe come quelle adottate in Lombardia o nella vicina Fondi.