La nave nei giorni scorsi aveva ricevuto lo stop all’attracco sia da Trieste che da Venezia dopo che una passeggera argentina era scesa a Creta e lì ricoverata perché risultata positiva al Covid 19. A gennaio il caso della Costa Smeralda, con lo sbarco bloccato dal primo cittadino per una intera giornata
CIVITAVECCHIA – E’ arrivata questa mattina al porto di Civitavecchia la nave da crociera “Costa Victoria” dopo il caso di una passeggera argentina scesa a Creta e lì ricoverata perché risultata positiva al coronavirus.
Ieri era stato individuato lo scalo della cittadina laziale come approdo per lo sbarco delle oltre 1.400 persone a bordo, 726 ospiti di varie nazionalità e 776 membri dell’equipaggio. Sbarco che avverrà sulla base di tutte le procedure di sicurezza previste per il successivo trasferimento in aeroporto delle persone da rimpatriare nei rispettivi paesi di origine.
“In città non entra nessuno. Le persone che scendono dalla nave verrano messe su pullman e navette e portate in aeroporto per essere trasferite nei luoghi di provenienza, in ogni caso la città è blindata”, spiega all’Adnkronos Ernesto Tedesco, sindaco di Civitavecchia. “L’unico varco pedonale accessibile dal porto è presidiato da una pattuglia”, conclude il primo cittadino sottolineando di aver dispiegato altre pattuglie della polizia locale in “altri punti cruciali”.
Già lo scorso 30 gennaio Tedesco si era precipitato al porto per bloccare lo sbarco di circa mille passeggeri dalla Costa Smeralda. Solo dopo un braccio di ferro durato quasi un giorno intero – e dopo i controlli effettuati allo Spallanzani di Roma sui due passeggeri che si sospettava potessero aver contratto il virus- i passeggeri erano potuti sbarcare e la nave ripartire.
In via precauzionale, le persone venute a contatto con la donna erano state poste in isolamento immediato. La compagnia, per ulteriore precauzione, aveva provveduto all’isolamento di tutti i passeggeri nelle proprie cabine. Nei giorni scorsi, dai presidenti del Veneto e del Friuli Venezia Giulia, Luca Zaia e Massimiliano Fedriga, era arrivato lo stop a un’ipotesi di attracco nei porti di Venezia e di Trieste.