ROMA – Visite ai congiunti. È una delle principali novità introdotte dal decreto. Da lunedi prossimo – si legge nel Dpcm, articolo 1 comma a – saranno considerati “necessari gli spostamenti per incontrare congiunti purché venga rispettato il divieto di assembramento e il distanziamento interpersonale di almeno un metro e vengano utilizzate protezioni delle vie respiratorie“. Alla fine Palazzo Chigi ha chiarito per stroncare subito il vespaio di polemiche scatenato da quel termine “congiunti” che nel giro di poche ore è risultato il più cercato sul web.
Per congiunti, afferma la ministra De Micheli, in tv: “Si intendono parenti e affini. Coniuge, conviventi, fidanzati, affetti stabili. Contiamo sul buonsenso degli italiani, gli stiamo dando fiducia per consentire a tutti di tornare a vivere nel massimo della sicurezza”.
E dunque, dal 4 maggio si potrà andare a visitare non solo genitori, figli, nonni, nipoti e consanguinei o persone a cui si è legati giuridicamente ma qualsiasi persona alla quale si sia legati da una relazione affettiva, ma stabile.