VITERBO – “L’emergenza Covid-19 ha travolto il nostro Paese dal punto di vista sanitario, di conseguenza ha investito pesantemente l’Italia anche sul fronte economico. Ci sono alcuni comparti che rischiano di non farcela. Alcuni locali potrebbero non rialzare più le loro saracinesche.- Queste le parole del sindaco Giovanni Maria Arena -.
È il caso del settore Ho.Re.Ca., ovvero tutte quelle strutture legate all’ospitalità: dalla ristorazione ai pubblici esercizi come bar, pub, pizzerie, pasticcerie, B&b, hotel, centri termali, tra i settori trainanti per l’economia della nostra città, della nostra provincia e del nostro Paese. Un nucleo economico importante al quale si chiede di riaprire il 1 giugno con le misure restrittive preannunciate, una condizione che non consentirebbe ai proprietari di sostenere le spese di gestione, ovvero gli stessi costi sostenuti prima dell’emergenza covid-19. Il tutto con una previsione d’incassi, nella migliore delle ipotesi, intorno al 30% rispetto all’anno precedente. Un messaggio che verrà ribadito e amplificato attraverso le due iniziative che gli stessi imprenditori dell’Ho.Re.Ca e dei locali di pubblico spettacolo, hanno programmato per martedì 28 e mercoledì 29 aprile” (leggi tutto).
La manifestazione di protesta a cui fa riferimento il primo cittadino è #RisorgiamoItalia, che sta ricevendo continua adesioni da tutta Italia.
“Come sindaco della città di Viterbo esprimo la mia vicinanza e la mia solidarietà ai proprietari di tutte le attività sopracitate per la loro battaglia. La mattina del 29 aprile riceverò una ridotta rappresentanza dei titolari di tali attività che simbolicamente mi consegneranno le chiavi dei loro locali. Raccoglierò il loro segnale di malessere e la loro richiesta di aiuto che mi impegnerò a trasmettere ai rappresentanti di governo. Mi auguro che le istanze degli imprenditori di questo strategico settore, fondamentale dal punto di vista turistico, vengano ascoltate e recepite al più presto e che possano avere un’immediata risposta.
Come amministrazione cercheremo di andare incontro alle loro difficoltà, aumentando, laddove possibile, la disponibilità di suolo pubblico.
Penso inoltre alla pedonalizzazione di alcune aree in modo da consentire ai locali di predisporre tavoli all’aperto. Come Comune metteremo in campo tutti gli strumenti che avremo a disposizione per sostenere e soprattutto tutelare questo prezioso comparto.
Ma senza l’intervento e il supporto concreto, reale e immediato del Governo, attraverso la liquidità e le specifiche misure, lo stesso settore rischia il collasso, trascinandosi inevitabilmente dietro un prezioso patrimonio imprenditoriale su cui si regge un importante segmento della nostra economia”.