ROMA – “Era davvero difficile superare il governatore del Lazio Nicola Zingaretti che, a inizio pandemia, come se nulla fosse, faceva passerelle per Milano in cerca di Aperol Spritz.
Peggio di lui, però, ha fatto il suo capo gabinetto in Regione che, nel pieno della quarantena, ha pensato bene di organizzare braciolate in casa di amici il 1 maggio e per questo giustamente sanzionato. L’irresponsabilità made in PD, insomma, non solo si placa ma addirittura raddoppia”. E’ quanto dichiara Daniele Giannini, consigliere regionale della Lega.
“Probabilmente – aggiunge – dopo la vergogna del 25 aprile con gli l’ignobile teatrino di alcuni indisciplinati che sono scesi in strada noncuranti del lockdown, anche il 1 maggio, mentre tutti gli italiani erano rinchiusi nelle proprie abitazioni, qualcuno ha pensato di godere di una certa immunità ideologica che per fortuna stavolta è stata stoppata.
Mentre nel Lazio ci sono ancora centinaia di migliaia di persone che aspettano la cassa integrazione di marzo e i buoni spesa, mentre crescono i disoccupati e mentre attendiamo ancora notizie sulle famigerate mascherine ordinate, pagate e mai giunte a destinazione, la sinistra che governa questa Regione risolve il tutto a tarallucci e vino. Anzi a braciolate”.