“Il 30 aprile ho ricevuto una lettera firmata da 96 operatori commerciali della Città che rappresento, operatori della ristorazione, ospitalità, balneari nella quale hanno lanciato un disperato grido di aiuto, arrivando addirittura a consegnare le chiavi dei locali delle proprie attività”
TARQUINIA – Il sindaco Alessandro Giulivi ha preso carta e penna e scritto ai deputati e senatori del territorio. Una lettera dove rilancia lo sfogo dei ristoratori e dei commercianti che, qualche giorno fa, volevano consegnargli le chiavi delle loro attività.
“Accettare quelle chiavi è un gesto di resa che non possiamo tollerare. Io non posso accettare, come Sindaco di questa Città, tale gesto perché significherebbe una resa non auspicabile! Questi imprenditori, i loro dipendenti, le loro attività sono il motore, non solo economico, di Tarquinia e pertanto non voglio nemmeno ipotizzare l’immediato futuro senza il loro operato.
Questo è il momento della sincerità, di scoprire le carte in tavola e affrontare i problemi ascoltando realmente e con umiltà le parti coinvolte.
Ci sono attività commerciali, grandi e piccole, artigianali ed aziendali, che a causa della chiusura forzata avranno serie difficoltà a ripartire. Le bollette arrivano senza sosta, gli affitti dei locali commerciali e le gestioni vanno pagate, i fornitori e la merce, anche se ferma, va saldata. Il Governo deve dire quali sono le prescrizioni di sicurezza che vanno assicurate e poi deve fare in modo che chi è in grado di garantire il rispetto di queste norme, riapre.
Non dimentichiamo che le Partite IVA sono una categoria di lavoratori con grande dignità e senso civico. Quello che chiedono a gran voce sono i diritti che spettano loro per Costituzione, non chiedono di vivere di assistenzialismo o alle spalle dello Stato, chiedono di poter vivere dignitosamente del loro lavoro.
Ci tengo poi a ricordare, cari Senatori ed Onorevoli, che i piccoli imprenditori e gli artigiani non sono degli incalliti evasori ma eroici operatori economici che rappresentano di fatto il sostegno del sistema economico. Per questo vanno aiutati e non emarginati.”