ROMA – Tra le disposizioni previste dal 4 maggio dalla Regione Lazio, secondo l’ultima ordinanza, è garantita la mobilità dei nuclei familiari: “Le auto possono essere utilizzate da più passeggeri solo se si rispetta la distanza minima di un metro e con utilizzo di mascherina (questi limiti non valgono se i mezzi sono utilizzati da persone conviventi)”.
Posso accompagnare mia moglie a fare la spesa in macchina? Posso dare un passaggio in scooter al mio compagno? Quando lunedì si potrà andare a far visita ad un parente, mi potrò spostare in auto con tutta la famiglia?
Sono le domande che si susseguono in queste ore, sul sito del Governo: Che cosa è consentito e cosa no? In quanti si può salire sul mezzo privato? Proviamo a far chiarezza con la risposta ad una delle “FAQ” (le frequently asked question, cioè le domande poste più spesso) sul sito del Governo.
“Le auto possono essere utilizzate da più passeggeri solo se si rispetta la distanza minima di un metro. Non è possibile andare in due in moto, non essendo possibile la distanza minima di un metro. Questi limiti non valgono se i mezzi sono utilizzati solo da persone conviventi”.
Questo significa che la regola del metro vale anche sui mezzi privati: in auto si potrà viaggiare da soli o in coppia a seconda della grandezza dell’abitacolo, in scooter chiaramente si potrà andare da soli. Ma la regola ha un’eccezione che riguarda i conviventi (dunque non tanto i parenti, ma le persone che abitano sotto lo stesso tetto). Se condivido la stessa abitazione con una persona, non avrebbe senso distanziarsi solo quando si sale in macchina o si monta in sella. Quindi per i conviventi la regola del metro non vale, purché a bordo ci siano solo loro. Per fare un esempio: il babbo che guida un’utilitaria può portare i due figli in macchina per accompagnargli a casa degli zii, ma non può prelevare i due zii dalla loro abitazione per portarli a far visita ai figli a casa propria.