Regione Lazio – Silvia Blasi: “Servono fondi per l’e-commerce e il delivery in agricoltura”

TARQUINIA – “Maggiori risorse per investimenti degli agricoltori in e-commerce e delivery. Chiedo uno sforzo ulteriore all’Assessore Onorati per l’innovazione in agricoltura”. Le chiede la consigliera regionale del Movimento Cinque stelle Silvia Blasi.
“Il Bando “(P)orto sicuro”  – spiega la Blasi – andava nella direzione di sostenere l’e-commerce, le spese di trasporto e la consegna a domicilio dei prodotti agricoli. Ad oggi sono pervenute oltre 400 domande la maggior parte delle quali non possono essere esaudite perché l’importo a disposizione è di soli 250.000 euro. In questo momento di emergenza straordinaria che stiamo vivendo, bisogna pensare a misure nuove a sostegno del mondo agricolo guardando al mercato che verrà, magari aumentando i fondi del recente bando “(P)orto sicuro” pubblicato dalla Regione Lazio”.
“È chiaro che la pandemia non finirà nei prossimi mesi – aggiunge la consigliera – ma dovremo convivere a lungo con questo virus e anche il mondo imprenditoriale agricolo dovrà adeguarsi alle rinnovate esigenze di mercato che stanno già seguendo i mutamenti di vita sociale e i provvedimenti per il contenimento dell’epidemia”.  Silvia Blasi raccoglie le richieste che arrivano dal territorio e continua: “È inevitabile ed urgente ripensare alle modalità di commercio e vendita sfruttando questa crisi sanitaria per accelerare processi di innovazione in parte già avviati anche nel mondo agricolo. Il mercato odierno e futuro, costretto dal distanziamento sociale, convergerà necessariamente verso forme di vendita on-line, e-commerce e consegna a domicilio più sicure sia per gli operatori che per i consumatori.  La partita del rinnovamento per le imprese agricole si gioca in queste settimane e va sostenuta con fondi pubblici”.
“È importante – conclude – favorire l’aggregazione delle imprese che insieme potrebbero meglio sostenere i costi del marketing on line, della raccolta di ordini, del magazzino e spedizione o consegna della merce. Le aziende agricole piccole e medie del nostro territorio devono perciò essere pronte e iniziare a ragionare e valutare metodi, mezzi e costi al fine di non trovarsi impreparate e in ritardo rispetto agli altri. Credo che riuscire a far arrivare cibo fresco a km zero nelle nostre case sia una importantissima evoluzione delle modalità di vendita. Trasformiamo perciò questa emergenza in una occasione e sosteniamo l’e-commerce in agricoltura”.